Buon compleanno Philip!
Al festeggiato, per i suoi 75 anni, più applausi che a Stravinsky e Pärt
Recensione
classica
Philip Glass era assente, fortunatamente a rappresentarlo non c'erano solo le sue musiche ma pure quelle di altri due illustri colleghi, Igor Stravinsky e Arvo Pärt. A rendere omaggio ai 75 anni del compositore americano un'ampia schiera di musicisti, gli strumentisti del PMCE e il Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, stipati all'inverosimile sul palcoscenico della Sala Sinopoli. Considerare le musiche di scena del film di Scorsese “Kundun” tra le più significative opere di Glass è un'opinione discutibile, più interessante la musica per “Evidence”, cortometraggio di Godfrey Reggio dedicato agli occhi dei bambini mentre fissano, come incollati, la televisione. A dire il vero sarebbe stato il caso di filmare anche gli sguardi del pubblico mentre ascoltava Glass, forse spiegherebbe meglio tanto smisurato entusiasmo per le composizioni presentate - certo meno ostiche del Glass più accanitamente sperimentale - a fronte di un'accoglienza decisamente più freddina riservata allo splendido Concertino per 12 strumenti di Stravinsky o al De Profundis di Pärt, autori coinvolti rispettivamente come punto di partenza e di arrivo della poetica dell'americano. Bontà loro, all'inedita coppia è stata dedicata la prima parte del concerto, di altissimo livello anche se con l'Ave Maria e il Padre Nostro del russo si è andati a scavare nelle pieghe meno importanti della sua produzione. Il Coro di Santa Cecilia si è comunque confermato pregevole interprete di questo repertorio del '900, ma per Glass una formazione più compatta avrebbe reso più leggera la ripetitiva vocalità di non pochi brani. Eccellente, a volte anche opportunamente ironica, la direzione di Tonino Battista, sotto la cui guida anche i componenti del PMCE hanno dato prova delle proprie indiscusse capacità esecutive.
Interpreti: PMCE Parco della Musica Contemporanea Ensemble Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Direttore: Tonino Battista
Coro: Ciro Visco
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival
classica
Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo