Hans Werner Henze torna all'eternità del mito classico per la sua quattordicesima opera, culmine di una parabola compositiva cominciata quasi sessant'anni fa. Lavoro di ammirevole equilibrio e di classiche simmetrie realizzate con esemplare economia di mezzi espressivi. Tutto in questo suo nuovo lavoro ha un senso e contribuisce all'implacabile meccanismo teatrale. Tutto è costruito sulla coniugazione di opposti, su di un'aurea dualità che ha la bellezza delle costruzioni classiche di cui questo lavoro vive: fusione di concerto e opera, due atti di uguale durata, due coppie di personaggi umani e divini (più il minotauro, simbolo della fusione delle due nature), alchimie sonore di legni ed ottoni e per raccontare la regalità di Fedra ispirata da Afrodite ed i boschi in cui si muove Ippolito devoto ad Artemide. In ammirevole sintonia con l'universo espressivo di Henze il libretto del poeta Christian Lehnert che passa dal "Mattino", sintesi delle riflessioni millenarie sul tragico amore di Fedra per il figliastro Ippolito, alla "Sera" che vira il mito in chiave grottesca e racconta la sua fine con il trionfo del Minotauro sulla caducità delle umane passioni.
Il regista Peter Mussbach opera un'abile sintesi fra opera e concerto e traduce in immagini di grande forza espressiva le dualità di cui è fatto il testo, coadiuvato da un'impianto scenico di luci e di macchine illusionistiche di Olafur Eliasson. La controllatissima e rigorosa direzione di Michael Boder guida con autorevolezza il complesso dei 23 solisti, perfetti, dell'Ensemble Modern. Esemplari i cinque protagonisti vocali, ad un tempo narratori ed interpreti della tragedia.
Un lungo applauso ha salutato l'ingresso in sala di Henze, festeggiatissimo anche alla fine con tutti gli altri interpreti di questa Phaedra.
Interpreti: Maria Riccarda Wesseling (06, 08 e 10-09) / Natascha Petrinsky (09-09) (Phaedra), Marlis Petersen (Aphrodite), John Mark Ainsley (Hippolyt), Axel Köhler (Artemis), Lauri Vasar (Minotauros)
Regia: Peter Mussbach
Scene: Olafur Eliasson
Costumi: Bernd Skodzig
Orchestra: Ensemble Modern
Direttore: Michael Boder