Tra Wagner e l'operetta

La nuova prima della Volksoper di Vienna è l'ennesima rarità, se non altro in tempi moderni, visto che l'Evangelimann ebbe ai suoi tempi grandissimo successo. L'intelligente regia di Köpplinger e un eccelente cast, in testa la Baechle, hanno richiamato in vita i fasti del passato.

Recensione
classica
Volksoper Vienna
Wilhelm Kienzl
09 Aprile 2006
Tra Wagner e l'operetta c'è di mezzo Der Evangelimann, l'unica delle dieci opere per la scena dell'austriaco Kienzl non caduta in dimenticanza. E questo cocktail, a cui va aggiunto anche un po' di verismo e un pizzico di belcanto, si è dimostrato esplosivo. Non solamente perché dopo la prima nel 1895 l'opera ha avuto 5300 recite in 40 anni, ma anche perché era da tempo che a Vienna un nuovo allestimento non ricevesse tale accoglienza positiva, si badi di pubblico e critica. La causa principale di questo successo non è l'opera, piacevole ma a tratti melensa, bensì il connubio tra un cast ben scelto e una regia intelligente che è riuscita a calibrare stratagemmi tradizionali con soluzioni più audaci e innovative. Sebbene le due scene dell'opera siano ambientate a 30 anni di distanza, la regia ha creato unità e comprensibilità assoluta dello svolgimento drammatico. Per ciò che riguarda questo punto va lodata anche la chiara dizione degli interpreti. Anche nell'agire scenico sembrava essersi istaurato un rapporto simbiotico tra regista e cantanti. Precisa la condotta anche nelle scene di massa, mai statiche e mai devianti nel caotico nonostante il loro dinamismo e la complessa articolazione. La Baechle al suo debutto alla Volksoper è la perla della serata. L'interagire con il suo personaggio è paradigmatico e la resa vocale innecepibile, a tratti di tale intensità da far dimenticare il resto. Non a caso il primo applauso a scena aperta - il pubblico non si è fatto alcun problema a interrompere più volte il flusso dell'opera, che ricordiamo è scritta senza organizzazione in numeri, quindi senza pause - è per lei. Ottimi anche gli altri interpreti. Peccato che l'orchestra abbia pasticciato un po' troppo, ma alla fine sono arrivate lo stesso solo reazioni entusiaste.

Interpreti: Alexandra Reinprecht, Janina Baechle, Ulrike Pichler-Steffen, Susanne Litschauer,Walter Fink, Wolfgang Koch, Jürgen Müller, Wolfgang Gratschmaier, Josef Luftensteiner, Josef Forstner, Daniel Behle, Markus Raab

Regia: Josef Ernst Köpplinger

Scene: Johannes Leiacker

Costumi: Marie-Luise Walek

Orchestra: Orchestra della Volksoper

Direttore: Alfred Eschwé  

Coro: Coro della Volksoper

Maestro Coro: Michael Tomaschek

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