Discreta e astratta eleganza di Turandot
Interessante allestimento modenese di Turandot. Il regista Frigeni si è basato su un impianto scenico che ricordava certi pannelli visivi fatti di luce e lenti spostamenti di Bob Wilson. La direzione di Karytinos ha oscillato tra l'effettismo e certe "rare"; finezze alla guida di una "Toscanini" insolitamente adeguata (probabilmente hanno rinnovato gli ottoni). Per le voci, efficace la Patanè col suo timbro personale, funzionali o mediocri (chi più, chi meno) gli altri. Pubblico non troppo caloroso, soprattutto con la regia (del tipo: "mah!...queste cose moderne").
Note: Coproduzione Teatro Comunale di Modena, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Municipale di Piacenza. Nuovo all.
Interpreti: Turandot, principessa Francesca Patanè ; Altoum, imperatore Stefano Consolini; Timur, re tartaro spodestato Riccardo Ferrari; Calaf, principe ignoto, suo figlio Nicola Martinucci; Liù, giovane schiava Cristina Barbieri / Susanna Branchini; Ping, gran cancelliere Paolo Bordogna ; Pang, gran provveditore Gianluca Floris; Pong, gran cuciniere Alessandro Cosentino
Regia: Giuseppe Frigeni
Scene: Giuseppe Frigeni; Co-scenografa Lucia Goj
Costumi: Amelie Haas
Orchestra: Orchestra della Fondazione Arturo Toscanini
Direttore: Lukas Karytinos
Coro: Coro del Teatro Comunale di Modena
Maestro Coro: Stefano Colò
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