Stefano Scodanibbio 1956-2012

La scomparsa del musicista

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Un male incurabile ha portato via l'8 gennaio Stefano Scodanibbio, musicista di rilievo nell'ambito della musica contemporanea, anzitutto come interprete al contrabbasso: innumerevoli la prime assolute a lui dedicate, autorevoli le collaborazioni personali disseminate lungo la carriera (Nono, Scelsi, Stockhausen, Berio, Lachenmann, Riley, Sciarrino, Xenakis...), dovutagli una profonda ricerca tecnico-esecutiva sul suo strumento, studiato con Fernando Grillo, nume storico del contrabbasso contemporaneo, completando la sua formazione compositivo-elettroacustica con Razzi, Sciarrino e Branchi. Ma altri due fronti lo hanno visto attivo: quello organizzativo si caratterizza per dedizione, avendo egli fondato nel 1983 a Macerata (dove è nato nel 1956) un festival tuttora attivo e battagliero, la Rassegna di Nuova Musica. Eppure il dinamico marchigiano non sembrava una città elettiva al riguardo: non vi opera un Conservatorio, e la maggiore istituzione musicale è un festival operistico estivo; proprio con la lungimiranza dello Sferisterio, la passione e la perseveranza degli organizzatori, il taglio monografico che Scodanibbio ha conferito alla programmazione, l'appuntamento è divenuto nel tempo un riferimento nel settore. Lo Scodanibbio compositore ha firmato una produzione discretamente consistente, nella quale spiccano i lavori per strumenti ad arco: nelle sue parole, "non un atto quotidiano, un lavoro, un métier. Piuttosto, come in Debord, la scrittura come cosa rara, estremo distillato di variegate esperienze". Ci piacerebbe sentire presto la sua pièce-monumentum dedicata al contrabbasso solo, i 40 minuti di Voyage that never ends elaborati lungo vent'anni: e un 'viaggio senza fine' auguriamo al lascito organizzativo, interpretativo e creativo di Scodanibbio. Alessandro Mastropietro

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