Una casa piena di musica

A Darmstadt mostra fra musica e arte per il centenario di John Cage

News
classica
"A House Full of Music" è il titolo della mostra che apre all'Institut Matildenhöhe di Darmstadt il prossimo 13 maggio. Organizzata in collaborazione con l'Internationale Musikinstitut di Darmstadt (IMD) e idealmente collegata a Documenta 13 di Kassel (che apre il 9 giugno), la mostra si propone di analizzare il legame fra musica e le arti nel XX secolo, un tema chiave per l'opera di John Cage, di cui ricorre quest'anno il centenario della nascita. Oltre al compositore americano, la mostra si concentra su altre quattro figure chiave di artisti "crossover" come Erik Satie, Marcel Duchamp, Joseph Beuys e Nam June Paik, e presenta dodici strategie fondamentali di musica e arte dal 1900 a oggi attraverso paesaggi sonori, oggetti, proiezioni, partiture, quadri e installazioni di 110 artisti visuali, musicisti e compositori da Laurie Anderson a Robert Filliou, Anri Sala, Dieter Roth, Iannis Xenakis e Frank Zappa. Durante tutto il periodo di apertura, la città dell'Assia meriodinale sarà la cornice di un ricco il programma di attività collaterali. Fra queste, la performance "24 ore Satie" con l'esecuzione delle 18 note ripetute 840 di Véxations (16-17 giugno) e "Festa per John Cage" in occasione dell'apertura dei corsi estivi dell'IMD (14 luglio) - oltre a conferenze, concerti, film e videoinstallazioni. A John Cage e Gertrude Stein sarà dedicata l'installazione video e sonora "Genko-an 64287" appositamente concepita dal compositore Heiner Goebbels per i 1000 metri quadrati delle due cisterna sotto il Matildenhöhe. La mostra chiude i battenti il 9 settembre. Stefano Nardelli

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

Nel 2025 un importante traguardo celebrato con una nuova veste grafica e un rinnovato slancio verso il futuro

classica

Dal 23 aprile arte e impegno civile si incontrano tra musica, immagini e storie di riscatto

In collaborazione con Lucca Classica

classica

Nel programma dell’edizione 2025 Rossini, Britten, Ravel e la Quattordicesima di Šostakóvič