Il Fondo Vlad alla Cini

Il compositore ha donato il suo archivio

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Dopo l'acquisizione dell'archivio personale di Giacomo Manzoni (di cui abbiamo parlato pochi mesi fa sul Giornale della Musica), L'Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini di Venezia si arricchisce di una nuova importante donazione, quella dell'archivio personale del poliedrico Roman Vlad. Compositore, pianista, critico, divulgatore, classe 1919, Vlad possiede un corpus davvero vasto di documenti interessanti per gli studiosi, dai materiali preparatori alle lettere, ai ritagli di giornale, corpus che sarà a disposizione di tutti dal prossimo autunno. Come ha sottolineato il direttore dell'Istituto Gianmario Borio, «per la sua consistenza quantitativa, la molteplicità delle fonti conservate e il loro interesse per la ricerca storica, il fondo del Maestro Vlad rappresenta uno straordinario arricchimento del patrimonio documentale dell'Istituto per la Musica. Questi materiali si trovano in relazione con gli altri fondi: per esempio Alfredo Casella, presso il quale Vlad ha compiuto i propri studi di composizione, Aurel Milloss, con cui ha collaborato, e Camillo Togni, con il quale condivideva il precoce interesse per la dodecafonia».
e.b.

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