Vienna in festival
Musiktheatertage Wien apre il 17 settembre
16 settembre 2025 • 2 minuti di lettura

A settembre i teatri e le istituzioni concertistiche viennesi riprendono il loro lavoro abituale dopo la pausa estiva, nella quale generalmente le loro strutture vengono usate per spettacoli e concerti esclusivamente turistici. Da dieci anni, il settembre viennese si è arricchito di un nuovo festival, i Musiktheatertage Wien. Concentrato in dieci giorni, questo festival presenta formati che vogliono ripensare il teatro musicale contemporaneo. Nelle ultime rassegne il festival ha inoltre sempre messo in primo piano le sue intenzioni politiche, criticando le strutture tradizionali della produzione e fruizione culturale e dando spazi alle minoranze e a temi critici: Quest’anno, per esempio, vari programmi sono curati da artisti non udenti e la produzione “Dichtes Holz” di Matthias Kranebitter con la Black page Orchestra ricorda in modo simbolico i viennesi uccisi durante il periodo nazista.
Negli ultimi anni, i Musiktheatertage Wien si sono consolidati come offerta di qualità alternativa ai cartelloni più tradizionali, andando in scena in località off e dando spazio a artisti emergenti, ma non solo. La rassegna attuale, per esempio, verrà inaugurata il 17 settembre con una produzione di Eva Reiter e del rinomato ensemble belga ICTUS. Annunciato come un viaggio nell’esperienza poetica di Louise Glück, “The Rise” vede al centro dell’opera il narratore non udente Ruben Grandits. Eva Reiter e Michiel Vandevelde convertono in informazioni udibili e in materiale coreografico la comunicazione con il linguaggio dei segni.
Nella produzione “Stadt der Teufel” (La città del diavolo), la compagnia di Berlino glanz&kravall mischia materiali tratti da un’operetta di Franz von Suppè (“Der Teufel auf Erden”) con la satira sociale del “Maestro e Margherita” di Michail Bulgakov (la prima è il 18 settembre). glanz&krawall in questo progetto si cimenta per la prima volta con il genere dell’operetta, ma rimane fedele alla sua idea fondante, quella di divertire e intrattenere.
Al festival verranno presentate due produzioni di teatro musicale di Thomas Cornelius Desi (uno dei due iniziatori e coordinatori del festival), inoltre “The Resilience of Sysyphos”, un formato partecipativo di Dominik Förtsch e del collettivo MuPATh concepito ispirandosi agli escape rooms.
Tra le produzioni che più incuriosiscono, infine, “Let me play the lion too”, un collage di Alexander Chernyshkov dedicato alla figura di Władziu Valentino Liberace, il pianista intrattenitore per eccellenza. Il pianista e performer di questa produzione è niente di meno che Marino Formenti.
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