Valencia: 10 anni di Palau

La stagione di Davide Livermore

News
classica
Davide Livermore, succeduto quest'anno a Helga Schmidt come direttore artistico del Palau de les Arts di Valencia, ha presentato la prossima stagione del teatro che festeggia i primi dieci anni di apertura. Tra opera, zarzuela, balletto e concerti semiscenici o tradizionali, i titoli in cartellone sono quindici di cui quattro sono le nuove produzioni proprie: a dicembre Silla di Handel (direttore Fabio Biondi e regista Alessandra Premoli), nell'aprile 2016 Idomeneo di Mozart (direttore Biondi, regista Livermore), a maggio Café Kafka, una recente opera da camera del giovane compositore valenziano Francisco Coll e a giugno, come conclusione della stagione, il Sogno di una notte di mezz'estate di Britten con Roberto Abbado sul podio e la regia di Paul Curran. Le altre opere in cartellone sono Bohème (direttore Manuel Coves, regista Livermore), Macbeth (direttore Henrik Nánási, regista Peter Stein), Sansone e Dalila (direttore Abbado, regista Carlus Padrissa de la Fura dels Baus) e Aida (direttore Ramón Tebar, regista David McVicar) a cui si aggiungono la zarzuela di Sorozábal Katiuska (direttore Cristóbal Soler e regista Emilio Sagi) e i due balletti Lobby e Don Chischiotte, curati rispettivamente dalla compagnia di danza della regione valenziana e da quella nazionale. Particolarmente interessanti sono i concerti che, insieme a un'esecuzione di una cantata di raro ascolto come il Davidde Penitente di Mozart, includono una serie di quattro serate in forma semi-scenica: il Lélio e la Fantastica di Berlioz diretti da Abbado e con l'attore Javier Cámara, la Giovanna d'Arco di Honegger con Jordi Bernácer sul podio e l'attrice Rosana Pastor, il Sogno d'una notte di mezz'estate di Mendelssohn diretto da Ramón Tebar con la partecipazione di Rossy de Palma e un concerto di musiche di Mozart che si ispira al film Cosa sono le nuvole di Pasolini. Oltre ai due nuovi direttori principali (Abbado e Biondi) e al principale direttore invitato, il valenziano Ramón Tebar, è da segnalare la presenza di Plácido Domingo, peraltro una figura chiave del teatro sin dalla fondazione, impegnato come protagonista nel Macbeth e quella di Gregory Kunde, presente sia in Sansone e Dalila che nell'Idomeneo e anche come direttore di un gala belcantistico con i giovani del centro di perfezionamento intitolato a Plácido Domingo.

a.b.

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

L'edizione 2024 delle Wiener Festwochen

classica

Il 24 aprile una giornata di studi organizzata dall'Associazione Nazionale dei Critici Musicali in collaborazione con Lucca Classica Music Festival

classica

Il 24 aprile all'Auditorium Rai Toscanini