Un documentario per la Scala

Il film documentario su La Scala di Anissa Bonnefont

AT

11 settembre 2025 • 3 minuti di lettura

La presentazione a Parigi (Foto Brescia e Amisano)
La presentazione a Parigi (Foto Brescia e Amisano)

Anteprima mondiale alla Scala di Milano il 20 ottobre prossimo, dal 2 novembre 2025 in esclusiva nelle sale francesi, poi negli altri Paesi e infine sarà proposto pure in televisione il documentario di novanta minuti "La forza del destino: una stagione al cuore della Scala", diretto dalla regista francese Anissa Bonnefont, già vincitrice del Premio speciale della Giuria al Festival cinematografico di Tribeca a New York per il documentario Wonder Boy su Olivier Rousteing, direttore artistico della maison Balmain, e di altri prestigiosi riconoscimenti.

L’annuncio è stato fatto a Parigi, presso l’Istituto italiano di Cultura, in occasione della presentazione alla stampa francese della nuova stagione della Scala, presente il nuovo sovrintendente Fortunato Ortombina alla sua prima uscita internazionale, e la stessa regista, evento organizzato in collaborazione con l’ENIT di Parigi. Si tratta del primo documentario prodotto nell'ambito degli accordi di cooperazione tra France Télévisions e RAI Documentari, in coproduzione con la stessa Scala, a seguito di un bando che è stato vinto dalla Bonnefont e il sovrintendente Ortombina ha tenuto a sottolineare i tanti scambi culturali nel campo della musica e collaborazioni tra Parigi e l’Italia, e la Scala in particolare, in cui tale progetto s’inserisce. Il lungometraggio documenta la realizzazione dell’ultima opera che ha inaugurato la stagione della Scala, la Forza del Destino di Verdi, per esplorare il teatro e le sue attività, con viste esclusive nell’intimità della realizzazione dell’opera sino ad arrivare alla data iconica per Milano e per gli appassionati di lirica di tutto il mondo, il 7 dicembre, e l’alzata del sipario.

Un racconto che la regista propone dal punto di vista dei lavoratori, di tutti gli artisti, non solo del soprano Anna Netrebko, del baritono Ludovic Tézier e del tenore Brian Jagde, guidati dal direttore d'orchestra Riccardo Chailly e dal regista Leo Muscato, ma protagonista innanzitutto anche il talento di oltre novecento tra musicisti, ballerini, artigiani, e tecnici che hanno lavorato giorno e notte per quatto mesi, in una vera e propria corsa contro il tempo, un emozionante conto alla rovescia, dalle prime prove con il regista sul palco fino alla prima rappresentazione. Anissa Bonnefont racconta un’avventura artistica, quattro mesi di preparazione intrisi di passione ma anche di frenesia e stress. Il film è interamente girato in sequenza, senza interviste in posa o commenti, con i protagonisti e le loro storie che si dispiegano, rivelando le loro emozioni e il loro lavoro, in modo spontaneo e autentico. “La precisione del lavoro di ogni reparto: i costumi, le scene, gli oggetti di scena, il coro, la danza, i musicisti…l'attenzione rivolta al più piccolo dettaglio dell'opera - ha dichiarato la regista Anissa Bonnefont -  l'ho visto come una fonte di ispirazione e di gioia particolarmente necessarie oggi, quando c'è così tanta intelligenza artificiale. Ho voluto rendere omaggio all'intelligenza della mano e dell'occhio”. E la musica di Verdi è accompagnata nel film da quella contemporanea espressamente scritta dal compositore Jack Bartman. 

Il film è prodotto da Myriam Weil, che ne è anche co-sceneggiatrice, della FederaGonStudios  e dal milanese Francesco Melzi d'Eril della MDE, in coproduzione con il Teatro alla Scala, con la partecipazione di France Télévisions e RAI Documentari, in partnership con Rolex. Il film è distribuito in Francia da Originals Factory, in partnership con France Musique, mentre le vendite cinematografiche internazionali sono curate da Ginger & Fed.