Tutta la musica di Jesi

Annunciata  la programmazione della Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi

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Il Teatro Pergolesi (Foto Rosalia Filippetti)
Il Teatro Pergolesi (Foto Rosalia Filippetti)

“Viaggi e miraggi” è il tema del Pergolesi Spontini Festival, dal 17 luglio al 28 settembre 2025 a Jesi, Maiolati Spontini, Monsano, Morro d’Alba e in Vallesina: 30 appuntamenti con artisti internazionali e giovani talenti tra  barocco e classico, jazz e pop, concerti in cantina, spettacoli di danza, musica sacra, teatro-cabaret, narrazione, gioco, circo contemporaneo, social opera e inclusione, in un cartellone per ogni età. In programma, gli “Spontini Days” nella città natale di Gaspare Spontini,   eventi estivi in piazza con Tosca, Eugenio Finardi, Simone Cristicchi, Sergio Bernal, gli Oblivion, nuove musiche e nuove commissioni. Originali i format che propongono al pubblico,  fra l’altro, una caccia al tesoro musicale ed escape rooms all’interno del “Pergolesi” di Jesi,  teatro settecentesco candidato a Patrimonio Unesco. 

 

Tra gli eventi più interessanti del Festival i “Wine concert”, quattro concerti in cui la musica si immerge nella bellezza dei paesaggi marchigiani e celebra l’accoglienza delle più belle cantine del territorio. Un modo diverso di vivere la musica, tra degustazioni, sapori, profumi, e un parterre di giovani musicisti di grande talento.

Altro format di successo nelle scorse edizioni è quello di Residart, quattro concerti in collaborazione con Residart Festival, Orlando European Summer Course for Chamber Music, con i quali la Fondazione Pergolesi Spontini ha sottoscritto un partenariato per produzioni musicali e corsi di specializzazione di Musica da Camera. 

Per il consueto appuntamento con la spiritualità, va in scena una nuova sacra rappresentazione per cori, soli e piccolo ensemble strumentale, composta da Marianna Acito su libretto di Francesca Masi: il 30 agosto nella Chiesa di San Marco di Jesi c’è “Rut. Raccolti di speranza”, commissione Ravenna Festival in occasione del Giubileo della speranza 2025, in coproduzione con Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone e Fondazione Pergolesi Spontini, in collaborazione con Teatro Alighieri. 

 

Il 4 settembre al Teatro Moriconi di Jesi, I Solisti aquilani, ensemble di riferimento della scena musicale italiana, con la direzione di Daniele Orlando anche al violino solista, eseguono una selezione di brani da L’estro armonico di Antonio Vivaldi. Lo stesso Teatro accoglie, il 5 settembre, Rita Marcotulli, la signora del jazz tricolore, interprete sensibile e raffinata compositrice in scena con il suo “Pianoforte solo live”. 

La sera del 6 settembre, sempre al Moriconi, c’è il “Piano Recital” di Pasquale Iannone, tra i migliori pianisti italiani apprezzati anche all’estero. Nel pomeriggio, lo stesso artista donerà la sua musica agli ospiti del Centro diurno demenze “Cassio Morosetti” a Jesi, accogliendo a titolo gratuito l’invito della Fondazione Pergolesi Spontini che da alcuni anni organizza un “Concerto Spirituale” nei luoghi dove c’è sofferenza e bisogno di bellezza, sull’esempio di Gaspare Spontini che, in vita, aveva l’abitudine di organizzare ogni anno un “concerto spirituale”, destinando l’incasso “per una cassa di soccorso in pro’ de’ membri del teatro poveri”.

 

Chiude il Festival , il 28 settembre, la tradizionale “Social Opera”, spettacolo inclusivo vincitore del Premio Abbiati della critica Musicale 2024 "Filippo Siebaneck" con in scena gli attori della Compagnia OperaH del laboratorio di Teatro Sociale della Fondazione Pergolesi Spontini, e, dietro le quinte, gli studenti coinvolti nel progetto “Banco di scena”. Il progetto ha ottenuto, nel 2025, la Certificazione Ecoevents per il basso impatto ambientale ed elevati standard di sostenibilità.

 

Per la stagione lirica di tradizione, nel triennio 2025-2027 la Fondazione Pergolesi Spontini conferma la propria identità di teatro innovativo dove, accanto a titoli di repertorio, si producono anche opere di più rara esecuzione  e nuove commissioni d’opera capaci di avvicinare nuovo pubblico e riflettere sul futuro dell’opera lirica. Il connubio di contemporaneo e barocco, unito alla capacità di creare gli allestimenti a km zero, nei suoi laboratori di scenografia e di sartoria, fanno di Jesi un unicum nel panorama lirico nazionale. L’attenzione agli artisti emergenti si concretizza anche nella scelta di bandire ogni anno il concorso per giovani scenografi e costumisti dedicato a “Josef Svoboda”; i vincitori hanno modo di realizzare nei laboratori i costumi e le scene per le nuove commissioni contemporanee, e dunque di confrontarsi con compositori, librettisti e registi.

 Quattro i titoli d’opera e, novità della 58esima edizione, un titolo di balletto classico.

Si inaugura venerdì 17 ottobre  con Don Giovanni di Mozart in coproduzione con  Teatro Marrucino di Chieti, Teatro Coccia di Novara, Opéra-Théâtre de l’Eurométropole de Metz, NOF Nouvel Opéra Fribourg - Neue Oper Freiburg. Nuovo l’allestimento firmato da Paul-Émile Fourny alla regia, Benito Leonori per le scene, Giovanna Fiorentini ai costumi. La direzione è affidata all'americano Arthur Fagen, già Direttore Musicale di Atlanta Opera House. Accanto a loro un cast prevalentemente under 35: Maria Mudryak (Donna Anna), Valerio Borgioni (Don Ottavio), Christian Federici (Don Giovanni), Stefano Marchisio (Leporello), Louise Guenter (Donna Elvira), Gianluca Failla (Masetto), Eleonora Boaretto (Zerlina). Under 35 anche l’orchestra, il Time Machine Ensemble, orchestra giovanile nata 8 anni fa in seno alla Fondazione. In scena anche il Coro Ventidio Basso di Ascoli Piceno.

Venerdì 21 novembre torna nella città natale di Giovanni Battista Pergolesi, L’Olimpiade, nell’edizione critica di Francesco Degrada e Claudio Toscani per l’Edizione Fondazione Pergolesi Spontini. Nuova anche in questo caso la produzione, con la regia affidata a Fabio Ceresa. Scene e costumi sono dei vincitori della quinta edizione del concorso dedicato a Josef Svoboda “Progettazione di Allestimento scene e costumi di Teatro Musicale” riservato ad iscritti al Biennio di Specializzazione in Scenografia delle Accademie di Belle Arti di Macerata, Bologna, Venezia, Carrara, Bari e Brera. Il cast si compone di specialisti del repertorio barocco quali José Maria Lo Monaco (Licida), Silvia Frugato (Argene), Anicio Zorzi Giustinaini (Clistene), Carlotta Colombo (Aristea), Theodora Raftis (Megacle), Matteo Straffi (Aminta), Francesca Ascioti (Alcandro). La direzione è affidata a uno dei più importanti specialisti del repertorio antico, Giulio Prandi, e all’Orchestra Ghislieri. 

Con lo stesso team creativo ed un unico impianto scenico in continuità con quello di Olimpiade, prende vita, la settimana successiva un titolo d’opera al debutto assoluto: Il giudizio di Paride. Processo a un deicida, libretto di Fabio Ceresa, e musica di Paolo Marchettini, compositore italiano, oggi residente a New York, docente presso la Manhattan School of Music. Anche questo titolo sarà eseguito dal Time Machine Ensemble, diretto da Gianluca Martinenghi. La storia, ambientata nella monumentale sala di un tribunale ultraterreno, chiama Paride a rispondere dell’assassinio di Achille, eroe di sangue divino. Sullo scranno del giudice siede Hera, a rappresentare l’accusa è Atena, alla difesa Afrodite, testimoni il dio Apollo e Ananke, la Necessità. Ma la sentenza non spetta agli dèi. Sarà il pubblico a decidere se Paride sia colpevole o innocente.

 

Quarto titolo è La bohème di Puccini, in scena venerdì 19 dicembre. L’allestimento è dell’Opéra-Théâtre de l’Eurométropole de Metz, la regia di Paul-Émile Fourny, le scene di Valentine Bressan e i costumi di Giovanna Fiorentini. Nel cast spiccano under 35: Matteo Roma (Rodolfo), Elisa Verzier (Mimì), Daniele Terenzi (Marcello), al debutto in questo ruolo, Giulia Mazzola (Musetta), Eugenio di Lieto (Colline). La direzione è affidata a Jacopo Rivani alla guida della FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana, cantano il Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” e i Pueri Cantores “Domenichino Zamberletti”.

 

Chiude la stagione, lunedì 29 dicembre ore 21, il balletto in due atti Romeo e Giulietta di Tchaikovsky, coreografia e costumi di Federico Veratti e scenografia di Marco Pesta, sul palcoscenico Il Balletto di Milano. 

Ad arricchire il programma, eventi “intorno alla stagione lirica”, tra cui, a maggio, il “Barbiere di Siviglia” di Scuola InCanto a misura di bambini, e in luglio, la tournée nei borghi de Le gare generose di Paisiello nella revisione critica di Lorenzo Mattei, per una nuova produzione in collaborazione con Centro Studi Italiani Opera Festival di Urbania e FIO Italia - Festival of International Opera. Suona il Time Machine Ensemble, maestro concertatore e direttore è Kristin Ditlow, la regia di Nicole Kenley-Miller

Proseguono le numerose attività di formazione del pubblico, il progetto “Musicadentro” con gli studenti che assistono alle anteprime riservate, i servizi di accessibilità alle recite domenicali del cartellone lirico per spettatori con disabilità sensoriale, ipovedenti e ipoudenti.

 

 

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