A Strasburgo fra emozione e pensiero 

Presentata la nuova stagione dell’Opéra national du Rhin con molti classici e parecchi inediti e il secondo Festival Arsmondo dedicato all’Argentina 

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Opéra national du Rhin a Strasburgo
Opéra national du Rhin a Strasburgo

«Jorge Luis Borges una volta rivelò di essere un lettore edonista perché nei libri cercava soprattutto l’emozione. Dichiarò anche che non esiste piacere più complesso di quello del pensiero. Emozione e pensiero: è quello che speriamo di dare a chi passerà per l’Opéra national du Rhin perché il piacere edonista che proverete abbia anche una sua profondità”, auspica la direttrice Eva Kleinitz nel presentare il programma della nuova stagione, la seconda alla guida del teatro lirico alsaziano. Non è un caso che venga evocato il nome di Borges, il grande scrittore argentino, poiché proprio l’Argentina, dopo il Giappone, sarà il paese al centro della seconda edizione del Festival Arsmondo ospitato a Strasburgo nel mese di marzo 2018. La rassegna si aprirà il 7 marzo dalla nuova produzione dell’opera Beatrix Cenci di Alberto Ginastera (1971) firmata dall’argentino Mariano Pensotti con protagonista Leticia de Altamirano diretta, come l’Orchestra philharmonique de Strasbourg, da Marko Letonja. 

Una stagione molto varia e ricca di inediti quella dell’Opéra national du Rhin, che si aprirà comunque il 18 settembre all’insegna della tradizione con un nuovo allestimento del Barbiere di Siviglia in coproduzione con l’Opéra de Rouen-Normandie affidata alla regia di Pierre-Emmanuel Rousseau e la direzione di Michele Gamba. Dal 19 ottobre, per ricordare il centenario della morte di Claude Debussy va in scena Pelléas e Mélisande in una produzione firmata e coreografata da Sidi Larbi Cherkaoui e Damien Jalet con le scene di Marina Abramović. Protagonisti saranno Jacques Imbrailo, Anne-Catherine Gillet e Jean-François Lapointe mentre a Frank Ollu è affidata la direzione. Non si dimentica nemmeno il bicentenario di Jacques Offenbach, di cui a Strasburgo dall’8 dicembre e per le feste natalizie si rivedrà la quasi inedita Barkouf ou un chien au pouvoir in un nuova produzione firmata da Mariame Clément in collaborazione con l’Oper Köln e la direzione di Jacques Lacombe. Un altro inedito, almeno per le scene, è in cartellone dal 8 febbraio a cura dei Talents Lyriques diretti da Christophe Rousset: si tratta dell’oratorio La divisione del mondo di Giovanni Legrenzi, portato in scena dalla regista Jetske Mijnssen e dallo scenografo Herbert Murauer, con un cast di specialisti del barocco. Per la chiusura della stagione tornano i classici Der Freischütz di Carl Maria von Weber, in un nuovo allestimento di Jossi Wieler e Sergio Morabito e la direzione id Patrick Lange (dal 17 aprile) e Don Giovanni di Mozart con la direzione di Christian Curnyn e la regia di Marie-Eve Signeyrole con Nikolaj Borchev protagonista (dal 15 giugno).

Completano il cartellone due produzioni per il pubblico più giovane – la novità Le garçon et le poisson magique di Leonard Evers (dal 19 dicembre) e La princesse arabe di Juan Crisóstomo de Arriaga (dal 26 maggio) – e la serie di recital che quest’anno vedrà, fra gli altri, Véronique Gens, Marlis Petersen, Julie Fuchs, Simon Keenlyside oltre al giovane baritono argentino Armando Noguera nell’ambito del Festival Arsmondo. 

 

 

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