Pountney cittadino polacco

Il Presidente della Repubblica di Polonia concede la cittadinanza polacca al regista britannico, che manterrà così la cittadinanza UE

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David Pountney (Foto Betina Skovbro)
David Pountney (Foto Betina Skovbro)


Il Presidente della Repubblica di Polonia, Andrzej Duda, ha concesso la cittadinanza polacca al regista e direttore d’opera britannico David Pountney. Nel 2013, Pountney era stato insignito della Croce di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica di Polonia per la promozione della cultura polacca all’estero. Da regista, Pountney ha allestito varie opere del repertorio polacco al Festival di Bregenz, di cui era anche sovrintendente: Król Roger (Re Ruggiero) di Karol Szymanowski nel 2009, La passeggera di Mieczysław Wajnberg nel e Kupiec wenecki (Il mercante di Venezia) di Andrzej Czajkowski nel 2013 in coproduzione con il Teatro Wielki di Varsavia. Inoltre, proprio a Varsavia nel 2015 ha firmato il nuovo allestimento di Straszny dwór (Il castello dei fantasmi) di Stanisław Moniuszko in occasione del cinquantesimo anniversario della ricostruzione del Teatro Wielki, sede dell’Opera nazionale polacca. 

Nativo di Oxford, David Pountney ha debuttato come regista a Wexford nel 1972 con un allestimento della Kat’a Kabanovádi Leoš Janáček, il compositore cui dedicò una serie di allestimenti nel ciclo prodotto della Scottish Opera fra il 1975 e 1980. Accanto all’attività di regista, Pountney è stato anche librettista per The Doctor of MyddfaiMr Emmet Takes a Walkand Kommilitonen! di Sir Peter Maxwell Davies e per Figaro gets a Divorce di Elena Langer. Fra il 2003 e il 2014 è stato sovrintendente del Festival di Bregenz, e dal 2011 è a capo della Welsh National Opera, incarico che terminerà nel 2019.

David Pountney ha accolto con soddisfazione la decisione del Presidente Duda, a proposito della quale ha dichiarato: “Grazie alla mia stretta relazione con la cultura polacca nella mia vita professionale, sono orgoglioso che il mio nuovo passaporto mi leghi al paese di Mieczyslaw Weinberg, Karol Szymanowski e Stanisław Moniuszko. Sono anche orgoglioso di rimanere un cittadino dell'Unione Europea, di cui sostengo fortemente gli ideali.” 

 

 

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