Le operine tascabili di “Nuovi Spazi Musicali”

Per il 2022 il festival di Ascoli le ha commissionate a Gregoretti, Betta, Lugli e Scaramucci, ma c’è anche molto altro

News
classica
Il Trio Ad Libitum
Il Trio Ad Libitum

Il festival “Nuovi Spazi Musicali” di Ascoli Piceno è giunto alla sua quarantatreesima edizione ma è ancora giovanissimo nello spirito, grazie al taglio che gli ha dato la direttrice artistica (o direttore artistico, se preferite) Ada Gentile, che ha messo al centro di questo festival le operine buffe tascabili, commissionandole a compositori italiani noti e meno noti, giovani e meno giovani. Per operina tascabile si intende una composizione di soli 25’, che richiede pochi interpreti, un piccolissimo gruppo strumentale e una messa in scena essenziale che rende più facilmente circuitabili i lavori. Dunque ci vogliono pochi mezzi, ma molte idee originali, brillanti, vivaci e - perché no? - scatenate: se ci sono questi ingredienti, la riuscita è garantita.

Quest’anno si parte il 7 ottobre con due operine commissionate dal festival a due compositori italiani nati negli anni Sessanta, che hanno già abbondantemente dimostrato il loro talento nel campo del teatro musicale e che in questo caso hanno avuto pure la collaborazione di due librettisti d’eccezione, quindi il risultato dovrebbe essere assicurato. Sono Lucio Gregoretti, che ha scritto Il primo giorno di scuola su testo di Giobbe Covatta, e Marco Betta, che per la sua operina Non voglio vederlo...voglio vederlo  ha avuto Sandro Cappelletto come librettista.

A chiudere il festival, il 21 ottobre, saranno altre due operine. Una è stata commissionata ad un altro compositore più o meno della stessa età dei due precedenti, Lamberto Lugli - docente al Conservatorio Rossini di Pesaro, il che suona di buon auspicio per la vivacità della sua operina - e l’altra al ventiquattrenne Filippo Scaramucci: il secondo è allievo del primo e quindi l’abbinamento risulta simpatico ed interessante. I due librettisti sono forse meno noti al pubblico di quelli della serata iniziale, ma sono due personalità di rilievo: il libretto di Talk show di Lugli è di Filippo Maria Tosolini, scrittore, drammaturgo e docente di storia ed estetica della musica (e pure compositore in proprio), mentre quello de Il cardellino, ovvero licenza di jettare  di Scaramucci è di Paolo Peretti, paleografo e filologo musicale ed anch’egli insegnante di storia ed estetica della musica (e pure laureato in giurisprudenza). In tutte e quattro queste operine i protagonisti saranno il soprano Annalisa Di Ciccio e il basso Stefano Stella, cui nella seconda serata si aggiunge l’attrice Pamela Olivieri e la voce recitante di Donatella Ferretti.

Ma non ci sono solo le operine tascabili. Il 9 ottobre il giovane percussionista abruzzese Leonardo Venturini offre una ricca panoramica della musica per percussioni composta negli ultimi anni, quando questa famiglia di strumenti ha dimostrato di poter essere non solo un supporto per gli altri strumenti ma anche protagonista della scena musicale.

L’11 la pianista russa residente a Vienna Anna Pavlova, che suona regolarmente nei festival e nelle sale da concerto di tutta Europa, esegue autori russi (Stravinsky, Schedrin, Denisov) e italiani (Rizzo e Cucci, nonché l’italo-argentino Ginastera). Il 14 il Trio Ad Libitum si presenta con un variegato programma, che comprende ancora compositori italiani contemporanei (Riccardo Piacentini e Francesco Traversi, con due lavori in 1a assoluta) e russi (Šostakóvič) nonché un Mozart rielaborato da Arvo Pärt.

Il 16 è previsto un doveroso omaggio a Goffredo Petrassi, uno dei maggiori compositori italiani del secolo scorso, che le istituzioni musicali italiane hanno vergognosamente dimenticato, o quasi: intervengono Ada Gentile, che è stata allieva di Petrassi, ed altri compositori e studiosi tra i quali lo storico dell’arte Stefano Papetti.

Infine il 18 ottobre il violoncellista Claudio Pasceri suona musiche di Bach, del franco-lituano Emmanuel Levinas, di alcuni ben noti compositori contemporanei italiani, ovvero Sciarrino, Bosco, Montalti, del giovanissimo Edoardo Dadone e di Gilberto Bosco (un’altra 1a assoluta).

Tutti gli eventi sono ad ingresso libero e si svolgono nell’Auditorium Neroni di Ascoli Piceno con la registrazione di Radio Cemat.

 

 

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

Il festival a Torino e Milano dal 6 al 22 settembre

classica

L’11 aprile la Casa di Reclusione di Opera ospita il Doré Quartet per la conversazione-concerto ideata da Le Dimore del Quartetto e Associazione Culturale Cisproject

classica

Il 29 marzo un'anteprima della Via Crucis