La scomparsa del liutaio Francesco Bissolotti
Addio al decano dei liutai cremonesi

Francesco Bissolotti, uno dei grandi liutai cremonesi, noto in tutto il mondo, si è spento ieri, 31 gennaio, nella sua città natale, all’età di ottantanove anni. Aveva iniziato come intagliatore, poi si appassionò alla musica, al violino e alla liuteria, studiando con Pietro Sgarabotto alla Scuola di Liuteria di Cremona. Ma per la riscoperta dei segreti degli antichi liutai cremonesi fu fondamentale l’incontro con un grande liutaio venuto da lontano, l’italo-americano Fernando Simone Sacconi. Con lui Bissolotti si dedicò anche al riordino del Museo Stradivariano negli anni Sessanta del secolo scorso.
Nel 1971 aprì a Cremona la propria bottega, dove applicava i metodi classici della liuteria cremonese, per altro sempre in evoluzione. È stato premiato in prestigiosi concorsi internazionali di liuteria e tra i suoi clienti Salvatore Accardo (che gli commissionò una viola speciale a cinque corde), Uto Ughi e Kim Kaskashan.Ha anche insegnato per ventidue anni alla scuola internazionale di liuteria di Cremona. Tra i non addetti ai lavori era noto per la sua partecipazione a una puntata diQuarkdi Piero Angela dedicata al violino e per aver “prestato” le mani ad Anthony Quinn, che interpretava Stradivari nell’omonimo sceneggiato televisivo girato a Cremona.
Nella sua bottega restano ora i suoi figli Marco Vinicio, Maurizio e Vincenzo (l’altro figlio Tiziano è deceduto vari anni fa).
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