La nuova stagione del Musée de l’Armée-Invalides di Parigi

Presentata dalla direttrice artistica Christine Dana-Helfrich la 32ma edizione con 38 appuntamenti da ottobre 2025 a giugno 2026

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Les Invalides
Les Invalides

Le donne ed il viaggio sono i temi principali intorno a cui ruota la nuova stagione 2025-26 del Musée de l’Armée-Invalides presentata a Parigi dalla sua direttrice artistica Christine Dana-Helfrich. Giunta alla 32esima edizione, sempre molto ricca malgrado le minori risorse statali disponibili, con ben 38 appuntamenti,  da ottobre a giugno 2026, anche grazie al sostegno della CIC (Crédit Industriel et Commercial), la più antica banca di deposito di Francia. 

I due cicli scandiranno la stagione in sintonia con le prossime mostre del Musée de l’Armée, “À armes égales ?” che ripercorrerà l’evoluzione del rapporto delle donne con l’esercito, e  “Tout un monde lointain…” che invece tratterà dei viaggi d’esplorazione, spesso in passato effettuati da militari. Le donne all’onore perché quest’anno si celebrerà in Francia l'80° anniversario delle elezioni del 21 ottobre 1945 durante le quali, per la prima volta, furono elette 33 donne parlamentari. In realtà i due temi si intrecceranno. Se alcune compositrici meno note, infatti, sono state attivamente impegnato nell’esercito, come Cécile Chaminade, francese che diventò direttrice di un ospedale militare a Londra, oppure la suffragetta inglese Ethel Smyth che invece si arruolò nell'esercito francese, altre  donne, come Clara Schumann, Fanny Mendelssohn e Alma Mahler, dovettero comunque lottare per affermarsi come musiciste al di fuori della sfera privata. Anche in questo caso si può parlare di viaggio, il viaggio delle donne verso l'uguaglianza e la libertà, cosi come viaggi sono anche quelli dei compositori che trascendono i confini, nel senso che cercano nuove strade musicali. Ma, innanzitutto, la serata inaugurale il 16 ottobre nella Cattedrale di Saint-Louis, si aprirà con un inno alla fraternità grazie a Mozart, con la Paris Mozart Orchestra diretta da Claire Gibault che presenterà due sinfonie concertanti, la K. 297 scritta a Salisburgo nel 1776 e la K. 364 / 320 d, scritta invece a Parigi nel 1778, in Mi bemolle maggiore.

Christine Dana-Helfrich
Christine Dana-Helfrich

Dal successivo concerto, “Un regard feminin”, si entra in pieno nella tematica femminile con il pianista Jean-Baptiste Doulcet che eseguirà composizioni delle due citate Cécile Chaminade e Ethel Smyth, ma anche trascrizioni di Liszt di pagine dalla Lucia di Lammermoor di Donizetti e dall’Aida di Verdi. Poi, il 6 novembre, sarà la volta di una pianista, Célia Oneto Bensaid, accompagnata dall’Orchestre symphonique de la Garde républicaine, di rendere omaggio a compositrici quali Marie Jaëll, con brani ispirati a Dante, e a Louise Farrenc, Clara Schumann e Augusta Holmès che si definiva "un'anima di uomo in un corpo di donna", della quale sarà proposta la sinfonia Roland Furieux basata sull’Orlando Furioso dell’Ariosto. A novembre invece l’ensemble Les Paladines, con soprano solista Amel Brahim Djelloul, proporrà, tra l’altro, le cantate dedicate alla Lucrezia romana di Scarlatti e di Haendel, mentre l’ensemble La Diane Française diretto da Stéphanie-Marie Degand con solista il baritono Thomas Dolié proporrà l’ambiguità barocca di una voce maschile per interpretare figure temibili e allegorie negative, come la Medusa oppure l'Odio in Lully o la Vendetta in Rameau. A dicembre, solo per fare qualche altro esempio, la direttrice  Débora Waldman e la sua orchestra Idomeneo esploreranno ancora il repertorio barocco in tutte le sue sfumature per il Concerto di Natale mentre, sotto la direzione di Michele Pasotti, l’ensemble vocale e strumentale La Fonte Musica ricostruirà la prima rappresentazione del Combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi, avvenuta nel 1624 durante il Carnevale di Venezia, con il baritono Mauro Borgioni che interpreterà il Narratore, il soprano Alena Dantcheva sarà Clorinda e Tancredi il tenore Massimo Altieri. Tra i tanti, appuntamenti dedicati alle donne, da non perdere anche quello che vedrà protagonista la tromba, strumento suonato sopratutto da uomini, qui invece protagonista la la trombettista Lucienne Renaudin Vary con un programma che spazia dalla Giovanna d’Arco di Verdi alla Valchiria di Wagner, dal cantico Lux Aeterna di Nadia Boulanger al concerto in La maggiore di Arutunian per tromba e orchestra. 

La seconda parte della stagione è poi principalmente dedicata at tema del viaggio, in contemporanea  all’inaugurazione di una nuova mostra dedicata alle esplorazioni militari. Il viaggio è inteso sia in senso geografico, anche spaziale, che simbolico, nel senso largo detto prima, e così il quartetto Voce, ampliato a sestetto, eseguirà La Notte Trasfigurata di Schoenberg in cui il compositore si libera dai vincoli della tonalità per esplorare una nuova strada; oppure l’ensemble Canticum Novum invita a un viaggio ai confini della musica antica e tradizionale nordafricana e mediorientale per raccontare la vita di Hassan al-Wazzan, noto come Leone l'Africano, un diplomatico arabo-andaluso catturato nel 1518 dai corsari e donato a Papa Leone X di cui divenne consigliere dopo la conversione. Tanti concerti parlano di un oriente immaginario con, tra l’altro, la Marcia trionfale dell’Aida in versione pianistica eseguita dalla rumena Dana Ciocarlie. Ma  un appuntamento parla pure di Bach viaggiatore immobile, dato che raramente lasciò la natia Sassonia, ma grazie alle partiture acquisì  una conoscenza enciclopedica degli stili europei, come ricorderà in aprile il concerto “Bach senza frontiere”  dei Talens lyriques guidati da Christophe Rousset. Aprile si aprirà con un altro interessante appuntamento europeo, L’Europa Barocca, proposto dall’ensemble A Nocte temporis diretto dal tenore Reinoud Van Mechelen con brani di Purcell, Williams, Eccles, Haendel, Vivaldi, Telemann, Le Camus,  Couperin e Rameau. Il 16 aprile l’ Orchestra Sinfonica Odyssey diretta dal pianista ed arrangiatore Yvan Cassar proporrà invece un viaggio musicale nel cuore del cinema italiano da Morricone a Rota. L’Itlia pure molto presente a maggio, con Ensemble Matheus diretto dal violinista Jean-Christophe Spinosi che proporrà un'interpretazione de Le Quattro Stagioni di Vivaldi con l’intenzione di fare riflettere sul nostro futuro climatico. Tra gli ultimi appuntamenti, il 6 giugno, anche una creazione mondiale nell’ambito del concerto dell’Orchestre de la Musique de I’Air et de l’Espace, ambasciatrice dell'Armée francese, che proporrà  I pianeti del 1914 di Holst,  aprendo con Mars, la marcia di guerra dissonante che ispirò la musica per Star Wars di John Williams, e poi eseguirà, in prima esecuzione mondiale, una sinfonia di André Chpelitch, Récits fantastiques, ispirata a due racconti di esplorazione di Jules Verne, Ventimila leghe sotto i mari e Viaggio al centro della Terra, suite in due movimenti per ottoni, percussioni e organo, con Philippe Brandeis al grande organo della Cattedrale di Saint-Louis.

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