La Monnaie ristruttura

Una stagione itinerante a Bruxelles, nel nome del gioco

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Una stagione fuori dal Teatro de La Monnaie e al risparmio. L'Opera di Bruxelles ha presentato la stagione 2015/2016 che, a causa dei lavori di ristrutturazione che dureranno circa un anno, si svolgerà in diversi luoghi della capitale belga (dal Cirque Royal a Flagey al Palais de Beaux Arts) facendo di necessità virtù per non risentire troppo dei tagli dei finanziamenti pubblici. E così, dato che il tema-filo conduttore della nuova programmazione è il gioco, l'invito è di "get lost", ossia di perdersi nella città alla ricerca della Monnaie perduta. Per scoprire come, malgrado le ristrettezze, con buona volontà, ottimismo e creatività, si può mantenere una buona offerta di titoli, varia e interessante. Grazie innanzitutto alla scelta oculata di produzioni di altri teatri, ma il direttore generale Peter de Caluwe non ha voluto rinunciare comunque alla produzione di un'opera nuova, alla "prima mondiale", come avviene ormai da anni alla Monnaie, che per la nuova stagione è affidata al compositore americano Mark Grey per celebrare il 200° anniversario della nascita del personaggio Frankenstein di Mary Shelley, lavoro che chiuderà la stagione.

Dato che il tema quest'anno è il gioco, perché l'uomo è innanzitutto un "homo ludens" e "il gioco va di pari passo con la cultura" ha ricordato de Caluwe, la stagione sarà inaugurata invece con l'Elisir d'amore di Donizetti nella versione "balneare" del regista Damiano Michieletto al suo debutto a Bruxelles. Ci sarà poi la ripresa della produzione di Robert Carsen del Mitridate del giovane Mozart, opera mai andata in scena a Bruxelles, con protagonista d'eccezione Michael Spyres. Riproposizione anche della versione francese della Vestale di Spontini, direttore d'orchestra Alessandro De Marchi, e dell'ironica Opera Seria di Gassman rivisitata da René Jacobs. Altra opera rara, il Demon del compositore russo Anton Rubinstein, sarà poi presentata in forma di concerto, come l'Adriana Lecouvreur di Cilea con la direzione di Evelino Pidò. In forma semiscenica invece l'Hansel und Gretel che andrà in scena a dicembre, nel periodo delle feste natalizie, al Bozar con contributi cinematogratici, del teatro delle ombre e delle marionette realizzata dal collettivo Manual Cinema di Chicago. Completano l'offerta tre balletti della coreaografa "di casa" Anne Teresa De Keersmaeker, dieci concerti sinfonici e otto recital. Insomma, con un po' di fantasia, giocando tra il vecchio e il nuovo, rinunciando agli allestimenti più dispendiosi, si è risparmiato ma cercando di non diminuire l'offerta e la qualità delle proposte.
Alma Torretta

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