Il risanamento del Massimo
Palermo: approvato il piano
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Ventiquattro prepensionamenti, colpo di scure sulle indennità, la realizzazione "in house" di servizi attualmente affidati a ditte esterne: la Fondazione Teatro Massimo di Palermo ha approvato il piano di risanamento triennale 2014-2016 previsto dalla legge "Valore cultura" e dal decreto "Art Bonus", che in funzione del piano permette l'accesso al fondo speciale di 125 milioni di euro istituito dal governo per ripianare i debiti delle Fondazioni lirico-sinfoniche. La richiesta del Teatro Massimo è di 8 milioni di euro, che saranno utilizzati per abbattere la quota capitale dei mutui in corso. Adesso il piano passerà al vaglio del commissario Pinelli e del ministero dei Beni culturali, quindi del ministero dell'Economia e infine della Corte dei conti.
Il piano di risanamento del Massimo approvato dal consiglio di indirizzo in termini pratici prevede una riduzione della spesa di oltre 3 milioni di euro e il conseguimento di risultati di bilancio positivi per i prossimi tre anni. L'obiettivo sarà raggiunto principalmente tramite la riduzione del costo del personale e lo stralcio di debiti con banche e fornitori, oltre che con azioni legate all'incremento dei ricavi attraverso la partecipazione dei privati, nuove azioni per l'incremento di spettatori e turisti e l'uso razionalizzato di sale e spazi del monumento per eventi non solo programmati dalla Fondazione.
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