Il drago di Eötvös a Francoforte

Presentata la nuova stagione dell'Oper Frankfurt, con la prima assoluta del compositore ungherese

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Con orgoglio per l'Opera Award per il miglior teatro fresco di consegna, il sovrintendente Bernd Loebe ha presentato oggi la nuova stagione dell'Oper Frankfurt. Forte, oltre che dei riconoscimenti, di una frequenza media stabilmente attestata intorno all'87% dei posti disponibili, Loebe ha rivendicato per il suo teatro la validità del modello di gestione basato sul "repertorio" - contrapposto alla "stagione" - che, in concreto, significherà 13 nuove produzioni dal barocco al contemporaneo e 15 riprese per un totale di 190 aperture di sipario operistiche nella prossima stagione.
In programma dall'8 settembre la Rusalka di Dvořák diretta da Sebastian Weigle in una produzione dell'Opéra national de Lorraine di Nancy con la regia di Jim Lucassen, seguita da una nuova produzione di Ariadne auf Naxos diretta dallo stesso Weigle in un nuovo allestimento firmato da Brigitte Fassbaender con Camilla Nylund e Michael König nel cast (dal 5 ottobre). A seguire, Sonia Prina e Max Emanuel Cencić saranno i protagonisti dell'Ezio di Christoph Willibad Gluck diretto da Christian Curyn in una nuova produzione di Vincent Boussard (dal 10 novembre). Il controverso regista Hans Neuenfels si misurerà con l'Oedipe di George Enescu che sarà diretto da Alexander Liebreich e avrà Simon Neal come protagonista (dall'8 dicembre). Al Bockenheimer Depot il regista Walter Sutcliffe allestirà Die Genspenstersonate (La sonata degli spettri), l'opera da camera di Aribert Reimann del 1984 tratta dal dramma di August Strindberg, con un cast che comprende la veterana Anja Silja nel ruolo della mummia (dal 26 gennaio). Nel verdiano Falstaff messo in scena da Keith Warner con la direzione di Betrand de Billy, da segnalare il debutto del baritono Željko Lucić nel ruolo eponimo (dal 9 febbraio), mentre un'altra quasi debuttante Sophie Bevan, migliore promessa del canto negli Opera Award, sarà Ninetta nella rossiniana Gazza ladra diretta da Henrik Nánási e allestita da David Alden (dal 30 marzo). Ancora Weigle alle prese con Don Giovanni diretto da con Christian Gerhaer protagonista che segnerà il ritorno del regista Christof Loy (dall'11 maggio). Dal barocco tedesco la seconda produzione in programma al Bockenheimer Depot: Orpheus di Georg Philipp Telemann affidato a Titus Engel per la direzione e Florentine Klepper per la regia. A conclusione di stagione arriva la rarissima A Village Romeo and Juliet di Frederick Delius con la direzione di Paul Daniel e la regia di Eva-Maria Höckmayr (dal 22 giugno), prima della prima mondiale della nuova opera di Péter Eötvös Der Goldene Drache (Il drago d'oro) su testo di Roland Schimmelpfenning, diretta dallo stesso Eötvös (nella foto) e allestita da Elisabeth Stöppler, in coproduzione con l'Ensemble Modern al Bockenheimer Depot (dal 29 giugno).
Puccini e Richard Strauss per le tradizionali opere in forma di concerto, da quest'anno all'Opernhaus: Edgar con Bryan Hymel e Angela Meade (16 febbraio) e Die Liebe der Danae con Anne Schwanewilms e Lance Ryan (15 giugno). Di quest'ultima è prevista un'anteprima l'11 giugno al Richard-Strauss-Festival di Garmisch-Partenkirchen per festeggiare il 150° compleanno del compositore bavarese.
Stefano Nardelli

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