Il Bach di Angela
La Hewitt apre la stagione della Filarmonica Romana
News
classica
"Musica antica, musica dal ben consolidato repertorio, musica inusuale, musica contemporanea e natalizia. Non una scelta unica e definita, direi, se non quella di una forte varietà che ci auguriamo interessi e diverta". Frasi molto semplici e lineari quelle adoperate dal nuovo direttore artistico dell'Accademia Filarmonica Romana, Cesare Mazzonis, per sintetizzare i criteri seguiti nel preparare il programma della stagione 2013/2014, presentata presso la Sala Casella nella storica sede di Via Flaminia. Circa trenta gli appuntamenti con la musica, la danza e il teatro, per una stagione che, come di consueto, si svolgerà tra Teatro Olimpico, Teatro Argentina e Sala Casella. Una vicenda artistica, quella della Filarmonica, che ormai è entrata nel decennio che la condurrà a festeggiare i duecento anni dalla fondazione, avvenuta nel 1821 grazie a un gruppo di nobili dilettanti di musica. L'inaugurazione, fissata al prossimo 31 ottobre, proporrà un programma interamente dedicato a Bach, che sarà eseguito dall'Ensemble da camera dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, con Angela Hewitt pianista e direttore. In una stagione dove - come ha dichiarato Mazzonis - si alterneranno "il tragico e il faceto, il giocoso e quel che suole definirsi serio", spiccano i nomi di diversi 'grandi', di molteplici gruppi da camera nonché appuntamenti particolari, come quelli in cui al pubblico "verranno presentati gli stravaganti, funambolici gitani del complesso Lakatos, o il divertissement che ci offriranno le sorelle Labèque, anche loro, come noto, molto pétillentes in arte".
g.c.
g.c.
Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche
classica
Dal 23 aprile arte e impegno civile si incontrano tra musica, immagini e storie di riscatto
In collaborazione con Lucca Classica
classica
Nel 2025 un importante traguardo celebrato con una nuova veste grafica e un rinnovato slancio verso il futuro
classica
Nel programma dell’edizione 2025 Rossini, Britten, Ravel e la Quattordicesima di Šostakóvič