Eterni ritorni: la terza edizione di Veneto Contemporanea a Padova

Fra il 15 aprile e 20 maggio l’Orchestra di Padova e del Veneto e Marco Angius propongono cinque concerti dedicati a musiche del Novecento storico con un omaggio a Gian Francesco Malipiero nel cinquantenario della morte

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Gian Francesco Malipiero
Gian Francesco Malipiero

Eterni ritorni è il titolo della terza edizione di Veneto Contemporanea, la rassegna dell’Orchestra di Padova e del Veneto (OPV) dedicata ai compositori italiani del presente. Saranno cinque gli appuntamenti in programma fra il 15 aprile e il 20 maggio 2023 negli spazi di Palazzo Liviano e dell’Orto Botanico di Padova. Ideato da Marco Angius, direttore artistico dell’OPV, Veneto Contemporanea vede la collaborazione della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, di Rai Radio 3 e Rai 5, che registrerà alcuni appuntamenti del Festival. Il titolo della rassegna, secondo il suo ideatore, vuole richiamare un tratto del pensiero di Nietzsche e della pittura di De Chirico: “Gli eterni ritorni. Di cosa? Nel nostro caso, dei suoni nelle loro diverse forme e trasformazioni. Il ritorno apparente di una musica lontana, antica o forse senza tempo: eterna? Passato e presente orbitano su un’unica traiettoria, quella di una storia della musica prossima al senso di ciclicità piuttosto che di una direzionalità evoluzionistica.”

Per la prima volta il Festival si aprirà ad alcune espressioni del Novecento storico in omaggio alla figura di Gian Francesco Malipiero, compositore veneziano di cui ricorrono i cinquant’anni della morte, avvenuta a Treviso nel 1973. A questo compositore sarà dedicato il concerto di apertura diretto da Roberto Polastri con il violino solista di Mario Ruffini il 15 aprile: in programma Vivaldiana di Malipiero seguita da Tartiniana di Luigi Dallapiccola. Accanto al concerto, è prevista una riflessione di Mario Ruffini, Presidente del Centro Studi Luigi Dallapiccola di Firenze. Il 28 aprile ancora nella Sala dei Giganti ospiterà un concerto dei primi sei canti di Winterreise (Viaggio d’inverno) di Franz Schubert nell’orchestrazione di Hans Zender con il tenore Leonardo Cortellazzi accompagnato dall’OPV diretta da Marco Angius. L’introduzione sarà affidata a Sandro Cappelletto. Il 30 aprile è previsto un evento speciale con gli archi dell’OPV diretti da Marco Angius suddivisi in quattro quartetti distribuiti nello spazio adiacente il nuovo Museo Botanico presso lo storico Orto Botanico l’esecuzione di Parsifal Vorspiel di Luca Antignani, compositore in residenza dalla prossima stagione, che rielabora il materiale musicale del preludio dell’opera wagneriana. L’evento, inserito nella rassegna Risvegli promossa dall’Orto Botanico di Padova, vedrà la partecipazione della compagnia di danza Vertical Waves Project. Il ciclo continua il 5 maggio alla Sala dei Giganti con i Fünf frühe Lieder di Gustav Mahler nell’orchestrazione di Luciano Berio con il baritono Markus Werba accompagnato dall’OPV diretta da Andrea Molino. Introdurrà il concerto Veniero Rizzardi. Si torna a Malipiero il 20 maggio per il concerto conclusivo diretto da Alessandro Cadario, nel quale verranno eseguite la Sinfonia n. 6 “degli archi” e la Sinfonia n. 10 “Atropo” con gli studi orchestrali dedicati alla musica del passato che ispirarono Cimarosianae Gabrieliana.

Con tale rassegna l’OPV sotto la guida di Marco Angius conferma il proprio impegno nel repertorio contemporaneo. Un impegno riconosciuto anche a livello internazionale come conferma l’invito dell’orchestra al Festival di Lucerna 2023. Il prossimo 3 settembre, infatti, è in programma un concerto dell’OPV diretta da Wolfram Christ, direttore in residenza OPV nella prossima stagione, in due prime assolute di Jörg Widmann e Wolfgang Rihm per viola e orchestra da camera, con lo stesso Christ anche nel ruolo di solista.

 

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