Cagliari: le decisioni della Spocci

Il Teatro Lirico protesta contro la sovrintendente

News
classica
Il Teatro Lirico di Cagliari parrebbe non sapersi o non volersi liberare del suo passato. Dopo Mauro Meli, tornato a Cagliari per un anno grazie a una sentenza del Tar e alla spaccatura del Consiglio di amministrazione, all'inizio del 2015 è stata la volta di Angela Spocci (anche lei gradita soltanto a tre dei cinque membri del Consiglio di indirizzo) che torna a Cagliari dopo vent'anni esatti. Infatti all'inizio del 1995 lasciò anzitempo l'incarico di commissario governativo per assumere il ruolo di direttore generale dell'Arena di Verona, ma anche in seguito a violente polemiche - fu presentata una mozione di sfiducia nei suoi confronti da alcuni membri del Consiglio di amministrazione del Teatro - seguite all'accusa di "spese illegittime" e di aver abbandonato una seduta dello stesso consiglio per far mancare il numero legale e impedire che fosse eletto vicepresidente un suo oppositore. Anche questa volta la nomina della Spocci non è stata accolta da tutti con entusiasmo, anche perché uno dei suoi primi atti è stato quello di non rinnovare alcuni incarichi in scadenza. Proprio in questi giorni alcune sigle sindacali alle quali fanno riferimento i dipendenti del Teatro hanno proclamato lo stato di agitazione, accusando la sovrintendente di aver instaurato un clima da caccia alle streghe. «In poco più di una settimana dal suo insediamento - hanno scritto in una lettera inviata al Presidente della Fondazione e sindaco di Cagliari Massimo Zedda e ai componenti del Consiglio di indirizzo - ha fatto fuori direttore della programmazione, direttore degli allestimenti scenici, maestro del Coro e ha comminato lettere di contestazione alla responsabile dell'ufficio dell'economato. Mettano fine alla cappa di mediocrità che sta annientando questa istituzione». Nessuno, invece, ha battuto ciglio quando la nuova sovrintendente qualche giorno fa, in una conferenza stampa, ha annunciato un concerto straordinario (6 e 7 marzo) dal titolo non felicissimo - "... da Le Roncole al Nuraghe..." - nel corso del quale solisti, coro e orchestra proporranno, con un inedito accostamento, musiche di Verdi e di Ennio Porrino. E, come ha detto la Spocci nella stessa conferenza, questa nuova esumazione da parte del Teatro cagliaritano delle musiche del compositore romano non sarà l'unica, perché nella prossima stagione sinfonica, che dovrebbe essere presentata a giorni, è prevista una serie di concerti che ripercorreranno l'attività musicale di Porrino, oltre che del suo maestro, Ottorino Respighi.

a.t.

Se hai letto questa news, ti potrebbero interessare anche

classica

A cent’anni dalla scomparsa di Giacomo Puccini il Festival di Torre del Lago firmato da Pier Luigi Pizzi

classica

Il 24 aprile una giornata di studi organizzata dall'Associazione Nazionale dei Critici Musicali in collaborazione con Lucca Classica Music Festival

classica

L'edizione 2024 delle Wiener Festwochen