Biennale Musica: le radici nel futuro

La tematica del tempo e delle origini come orientamento per il presente sono alla base del titolo "Radici Futuro" della Biennale Musica, giunta ormai alla sua LII edizione.

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La tematica del tempo e delle origini come orientamento per il presente sono alla base del titolo "Radici Futuro" della Biennale Musica, giunta ormai alla sua LII edizione. Dal 2 al 18 ottobre Venezia sarà animata da un continuum musicale che Luca Francesconi, neo-direttore artistico, ha voluto «fluido, come la società che stiamo vivendo»: ed ecco, dunque, prendere vita 34 concerti per un totale di 77 diversi compositori che spaziano dai grandi nomi europei fino alle nuove leve venute da tutto il mondo. Sarà un concerto sinfonico, con l'Orchestra e Coro del Teatro La Fenice diretti da Eliahu Inbal, ad aprire il festival all'insegna del titolo: infatti, due grandi 'maestri' della storia della musica come Stravinskij e Nono faranno da cornice a brani di due giovanissime compositrici (Juste Janulyte e Miryam Tally) venute dai Paesi Baltici. Ad ogni modo, piatto forte del festival sarà la presenza del celebre gruppo teatrale catalano La Fura dels Baus, che metterà in scena all'Arsenale (6-7 ottobre) il secondo atto del ciclo Licht di Stockhausen; curiosa anche la conclusione, con Francesconi nelle vesti di 'pifferaio magico' di 5 diverse orchestre di fiati che partiranno da diversi punti di Venezia per ricongiungersi in piazza San Marco.

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