Appropriazione culturale e decolonizzazione nelle Giornate di Musica Antica di Herne 2025

La quarantanovesima edizione delle Giornate di Musica Antica di Herne

PS

31 ottobre 2025 • 3 minuti di lettura

Il Kulturzentrum di Herne
Il Kulturzentrum di Herne

La 49° edizione delle Giornate di Musica Antica di Herne organizzata dalla rete radiofonica tedesca WDR3 si svolgerà dal 13 al 16 novembre, e con il titolo “Il mondo e noi” sarà dedicata al tema della appropriazione culturale dal Medioevo al classicismo viennese.

Il direttore artistico Richard Lorber ha così riassunto il senso di questa scelta: «La musica antica riflette sempre i rapporti di potere del passato. Osserviamo i punti di incontro tra culture musicali diverse nel senso di un superamento dei confini. Questo apre uno spazio per una sorta di riflessione culturale. In questo modo contribuiamo al dibattito attuale sul colonialismo e l'appropriazione culturale».

Stimolati dalla attualità di questo tema i gruppi musicali inviatati a partecipare alla manifestazione hanno risposto proponendo diversi esempi di scambi, influenze e assimilazione di caratteri musicali e stili provenienti da altre culture, anche attraverso la fascinazione della moda dell’esotismo e della sua specifica declinazione orientalista. 

Il concerto inaugurale dell’ensemble Al Ayre Español diretto da Eduardo López Banzo mostrerà la presenza della musica barocca iberica nel Nuovo Mondo con le cantate di José De Torres, organista e maestro di cappella alla corte reale di Madrid, perdute a causa di incendio del 1734 e sopravvissute nelle copie dell'archivio della cattedrale di Guatemala. Anche il concerto successivo sarà dedicato al mondo iberico anche se in altre direzioni geografiche, con il gruppo Euskal Barrok diretto da  Enrike Solinís che con il suo viaggio musicale evocherà le memorie mitologiche e storiche del Mar Cantabrico.

La ballad opera Polly, degli stessi autori della Beggar’s Opera e suo sequel ambientato nelle Indie Occidentali censurato all’epoca come la precedente, verrà eseguita dalla Lautten Compagney Berlin diretta da Wolfgang Katschner. Per  realizzare una sorta di decolonizzazione l’ensemble ha scelto di essere affiancato dai Garifuna Collective del Belize e da Pen Cayetano, musicisti caraibici che innesteranno i ritmi e i timbri della punta, la tradizione musicale dei gruppi etnici Garifuna, nel mondo musicale di Johann Christian Pepusch.

Una parte dei concerti sono concepiti come un confronto tra paesi più o meno vicini con musiche di diversi autori, come quello dell’influenza inglese sulla polifonia franco fiamminga nel nome della “contenance angloise” proposto dall’ensemble vocale Gesualdo Six diretto da Owain Park, o quello degli scambi tra Europa e Vicino Oriente all’epoca dell’Impero Ottomano presentato dall’Ensemble Anima Shirvani diretto da Tural Ismayilov.

Come ogni anno ci sono due opere in programma. La prima presentata per la prima volta in epoca moderna è Il Totila di Giovanni Legrenzi del 1677 che sarà eseguita dall’ensemble Nuovo Aspetto diretto da Luca Quintavalle con un nutrito cast vocale composto da Lucia Cirillo, Raffaella Milanesi, Roberta Invernizzi, Ancio Zorzi Giustiniani, Valentin Ruckebier, Verena Kronbichler, Chiara Brunello, Charlotte Langner, Olivier Bergeron e Luísa Tinoco.

La seconda opera con la quale si concluderà il festival è La grotta di Trofonio di Antonio Salieri del 1785, eseguita dalla Hofkapelle München diretta da Rüdiger Lotter con le voci di Nikolay Borchev, Jonas Müller, Maria Hegele, Annija Adamsone, Jan Petryka e Jorge Navarro Colorado.

Tra gli altri concerti in programma c’è quello nato dalla collaborazione tra Katarina Livljanić e Pino De Vittorio dedicato ai personaggi mitologici di Arianna e Teseo secondo i racconti di Ovidio presenti nelle fonti tardo medievali e rinascimentali. Sarà interessante vedere due musicisti così diversi, ma uniti da un forte senso di drammaticità, evocare una delle fonti che ha alimentato a lungo l’immaginario del  teatro musicale.

Tutti i concerti, che si svolgeranno prevalentemente nella Kreuzkirche e nell’auditorium del Kulturzentrum di Herne, saranno registrati e trasmessi in diretta o progressivamente in differita dall’emittente WDR3  secondo il calendario presente nelle pagine del suo sito dedicate alle Tage Alter Musik Herne, dove sono presenti anche alcune  registrazioni relative alle precedenti edizioni.