Addio a Franco Zeffirelli
Il regista è morto a Roma a 96 anni

La musica era nel suo destino fin dalla nascita: si doveva chiamare Zeffiretti (dall'aria dell'Idomeneo di Mozart) ma l'impiegato dell'anagrafe capì male e lo registrò come Zeffirelli. E' morto oggi a Roma, 15 giugno, il regista Franco Zeffirelli: era nato a Firenze il 12 febbraio 1923. Cinema (iniziò come assistente di Visconti), Teatro di prosa, opera lirica, non c'è ambito dello spettacolo che Zeffirelli non abbia frequentato come scenografo, costumista o come regista. Impossibile citare tutti i suoi allestimenti che hanno segnato la storia dell'opera: dalla Bohème del 1963 alla Scala con Karajan sul podio alla Tosca al Covent Garden con la Callas del 1965, dall'Otello scaligero diretto da Kleiber (e diretta tv) con Domingo, Freni, Cappuccilli (impossibile dimenticare l'iniziale scena della tempesta) alla Traviata fiorentina (sempre con Kleiber e una giovanissima Gasdia), da Cavalleria Rusticana e Pagliacci all'Aida minimal nel teatrino di Busseto nel centenario verdiano (affidata proprio a lui, il re del kolossal). La sua attenzione per il particolare (scuola Visconti), il suo gusto per il grandioso (quelle decine e decine di comparse per la Carmen areniana) vennero spesso criticate da chi liquidava i suoi spettacoli come "zeffirellate", ma il gusto per il bello, il totale rispetto per il compositore e la scrupolosa cura per la recitazione dei cantanti rimarranno nella storia del teatro. Il 21 giugno l'Arena di Verona inaugura il festival estivo con la sua ultima regia: Traviata.
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