Progettare il futuro della musica

Aperte le iscrizioni a Firenze per il Master che guarda ai nuovi manager della classica

CG

03 dicembre 2025 • 3 minuti di lettura

La locandina del master
La locandina del master



Formare i futuri manager delle grandi istituzioni musicali italiane e internazionali. È questo l’obiettivo dell’innovativo Master di I livello dedicato alla Creazione e sviluppo di nuovo pubblico per la musica dal vivo, organizzato dal SAGAS – Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell’Università degli Studi di Firenze. Un percorso dedicato a un tema fondamentale e quanto mai necessario, ovvero il ripensamento e l’aggiornamento delle strategie di produzione, comunicazione e fruizione della musica dal vivo.

Ne abbiamo parlato con Marco Mangani, professore di Musicologia e Storia della musica all’Università di Firenze, che insieme a Paola Carruba, manager Rai e psicologa, già sovrintendente dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, è docente coordinatore del Master.

Professor Mangani, a chi si rivolge il Master in Creazione e sviluppo di nuovo pubblico per la musica dal vivo?

Il percorso è aperto a tutti gli studenti in possesso di una Laurea triennale o magistrale, oppure di un Diploma AFAM di primo o secondo livello, interessati a un percorso altamente individualizzato e professionalizzante nel campo della promozione, gestione e sviluppo della musica dal vivo, in particolare in ambito operistico, cameristico e sinfonico. Con un focus, come si evince dal titolo, sul nuovo pubblico. La qualità dell’offerta, pur essendo fondamentale, non è sufficiente in un contesto competitivo. È essenziale saperla comunicare efficacemente attraverso strategie mirate, considerando il fenomeno musicale sotto l’ottica del marketing, della sociologia e della tecnologia.

Un approccio multidisciplinare, quindi.

Esatto! Nell’ambito delle discipline musicologiche, ambito a cui faccio riferimento, l’obiettivo è quello di comunicare un valore che si estende oltre la sfera strettamente artistica, abbracciando anche le dimensioni culturale e umana del patrimonio musicale. Continuiamo ad apprezzare Beethoven, Verdi e Puccini in quanto, inconsapevolmente, ne ereditiamo la grandezza. Comunicare tale significato implica stabilire un collegamento tra la grande musica e la contemporaneità, evidenziandone l’importanza per la nostra vita e per la società.

Quali sono i possibili sbocchi professionali?

Le istituzioni musicali sono alla ricerca di giovani operatori qualificati. I partecipanti alla prima edizione del Master hanno trovato occupazione presso importanti realtà italiane ed europee (dall’Arena di Verona alla Staatskapelle di Dresda) con ruoli che vanno dall’ambito education, alla produzione, alla direzione artistica. Punto di forza del nostro master è il tirocinio, concordato con gli studenti in base alle loro attitudini ed esigenze, utilissimo ad aprire prospettive e a inserirli concretamente nel contesto lavorativo di un teatro, di un festival o di una stagione concertistica.

Come si sviluppa il percorso di studi?

Il Master, della durata di 11 mesi, prevede una formula a frequenza mista: dopo una serie di corsi frontali (con possibile fruizione a distanza), agli studenti saranno proposti laboratori e seminari, per i quali è richiesta la partecipazione in presenza. Si terrà presso il PIN – Polo di Prato, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Prato Porta al Serraglio (e a 20 minuti da quella di Firenze S. Maria Novella). Le iscrizioni sono aperte fino al 30 gennaio 2026; l’inizio delle attività è previsto per il mese di marzo.

Dove si possono reperire ulteriori informazioni?

Tutti i dettagli sulle procedure e la prova di ammissione, il piano di studi e la quota di iscrizione sono disponibili collegandosi a questa pagina. È possibile anche contattarmi personalmente all’indirizzo marco.mangani@unifi.it, specificando “Master Musica” nell’oggetto della mail.