Premio Abbiati del disco 2023: l’Associazione Nazionale Critici Musicali svela i vincitori

Le motivazioni saranno rese note durante la cerimonia di premiazione il 24 settembre nell’ambito della Cremona Musica International Exhibition

Formazione
classica
Premio Abbiati del disco 2023

Arriva alla sua quinta edizione il Premio Abbiati del Disco, promosso dall’Associazione Nazionale Critici Musicali, che ogni anno individua le migliori edizioni discografiche distribuite fra il 2022 e il 2023, eleggendo due vincitori per ognuna delle sei categorie.
  
 Gli iscritti all’Associazione - critici musical
i in attività su tutto il territorio nazionale – hanno inviato nelle scorse settimane le proprie segnalazioni che sono state discusse dalla giuria che quest’anno era formata da Alessandro Cammarano, Attilio Cantore, Luca Chierici, Monique Ciola, Andrea Estero, Carlo Fiore, Angelo Foletto (presidente della giuria), Gianluigi Mattietti, Gregorio Moppi, Stefano Nardelli, Paolo Petazzi, Francesco Ermini Polacci, rappresentando così le testate giornalistiche «Amadeus», «Classic Voice», «Il Corriere musicale», «Il Giornale della Musica», «Musica», «Music Paper», «la Repubblica», «Rete Toscana Classica», «Le Salon Musical», «Suonare News».
  
 Il Premio Abbiati del Disco 2023 vede vincitori per la categoria “Repertorio operistico” 
La vestale di Gaspare Spontini eseguita da Les Talens Lyriques diretti da Christophe Rousset (edizioni Bru Zane) e La voix humaine di Francis Poulenc con protagonista il soprano francese Véronique Gens e il direttore Alexandre Bloch alla guida dell’Orchestre National de Lille (Alpha). Per il “Repertorio sinfonico” si aggiudicano il Premio l’incisione (Warner) della Messa di Gloria di Gioachino Rossini eseguita dall’Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano e The Symphonies di Carl Nielsen con la Danish National Symphony Orchestra diretta da Fabio Luisi (Deutsche Grammophon).

Nella categoria “Musica d’insieme” vincono la Cappella Pratensis di Stratton Bull per l’incisione della Missa Maria Zartdi Jacob Obrecht (Challenge Classics) e l’Accademia Bizantina di Ottavio Dantone per l’esecuzione dei Concerti grossi op. 3 e op. 6 di Georg Friedrich Händel (HDB). I pianisti Leif Ove Andsnes e Bertrand Chamayou vincono nella categoria “Repertorio solistico” rispettivamente per le incisioni dei Quadri poetici op. 85 di Antonín Dvořák (Sony) e della suite Vingtregards sur l’Enfant Jesus di Olivier Messiaen (Erato).
  
 Per la categoria “Nuova musica” vincono 
Dérives di Gérard Grisey eseguito dalla WDR Sinfonieorchester diretta da Sylvain Cambreling e Emilio Pomàrico (Bastille musique) e Prozession di Enno Poppe alla guida dell’Ensemble Nikel e dell’Ensemble Musikfabrik (Wergo). Infine il Premio speciale va a Robert Levin per l’album The Piano Sonatas di Mozart edito da ECM e a Marco Angius e all’Orchestra di Padova e del Veneto per l’incisione dei Dieci Dieci versi di Emily Dickinson e Parola da Beckett di Giacomo Manzoni.

Il Presidente dell’Associazione Nazionale Critici Musicali, Andrea Estero così commenta questa quinta edizione: «Il Premio Abbiati per il disco realizza quel sogno di un premio discografico che rappresenti la totalità della stampa musicale - sia specializzata che non - che si occupa di critica discografica. Nella giuria e fra i nostri 130 soci che inviano le segnalazioni, sono presenti tutte le testate che si occupano di recensire le nuove proposte del mondo discografico: questa rappresentatività fa sì che l'Abbiati per il disco sia l'unico premio in Italia che faccia sentire tutte le anime del mondo giornalistico musicale sintetizzandole in un'unica voce espressa da un'associazione indipendente e autonoma come la nostra».

Le motivazioni verranno comunicate durante la cerimonia di premiazione che si terrà a Cremona, nell’ambito di Cremona Musica International Exhibition il 24 settembre alle 13.30 presso la Media Lounge.

Di seguito l’elenco dei premiati:

Repertorio operistico
 
Gaspare Spontini, La vestale, Les Talens Lyriques, Christophe Rousset (Bru Zane)
 Francis Poulenc, 
La voixhumaine, Véronique Gens, Orchestre National de Lille, Alexandre Bloch (Alpha)
 
 
Repertorio sinfonico
 
Gioachino Rossini, Messa di Gloria, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Antonio Pappano (Warner)
 Carl Nielsen, 
The Symphonies, Danish National Symphony Orchestra, Fabio Luisi (Deutsche Grammophon)
  
 
Musica d’insieme
 
Jacob Obrecht, Missa Maria Zart, Cappella Pratensis, Stratton Bull (Challenge Classics)
 Georg Friedrich Händel, 
Concerti grossi op. 3 e op. 6, Accademia Bizantina, Ottavio Dantone (HDB)
  
 
Repertorio solistico
 
Antonín Dvořák, Quadri poetici op. 85, Leif Ove Andsnes (Sony)
 Olivier Messiaen, 
Vingtregards sur l’Enfant Jesus, Bertrand Chamayou (Erato)

 Nuova musica
 
Gérard Grisey, Dérives, WDR Sinfonieorchester, Sylvain Cambreling / Emilio Pomàrico (Bastille musique)
 Enno Poppe, 
Prozession, Ensemble Nikel, Ensemble Musikfabrik (Wergo)
  
 
Premio speciale
 
Wolfgang Amadeus Mozart, The Piano Sonatas, Robert Levin (ECM)
 Giacomo Manzoni, 
Dieci versi di Emily Dickinson e Parola da Beckett, Orchestra di Padova e del Veneto, Marco Angius (Stradivarius)

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