Firenze, 12 novembre 2025: conferenza stampa per la nascita del ‘Premio Franco Zeffirelli’
Si è tenuta presso la Fondazione Franco Zeffirelli la presentazione alla stampa del nuovo premio istituito per celebrare una delle figure più significative nella storia dello spettacolo del Novecento
12 novembre 2025 • 3 minuti di lettura
Il 12 novembre 2025, si è tenuta a Firenze presso la Fondazione Franco Zeffirelli la conferenza stampa di presentazione del nuovo Premio Franco Zeffirelli, nato dalla Fondazione Franco Zeffirelli e dal Trust Zeffirelli per il Centro Internazionale delle Arti e dello Spettacolo.
Istituito con l’intento di onorare e proseguire l’eredità artistica di Franco Zeffirelli, il Premio nasce per valorizzare personalità – affermate o emergenti – che si distinguano per qualità, visione e rigore artistico nei settori della regia, della scenografia e del costume, in ambito teatrale, operistico e audiovisivo.
All’incontro con la stampa sono intervenuti il Presidente della Fondazione Pippo Zeffirelli, collaboratore organizzativo del progetto Lorenzo D’Amico De Carvalho, la scenografa, costumista e art director Raimonda Gaetani, l’orefice Paolo Penko che ha realizzato il premio e l'Assessore alla cultura Comune di Firenze Giovanni Bettarini.
La prima edizione del Premio si terrà a Firenze il 16 febbraio 2026, città natale del Maestro, e si presenta come un’iniziativa culturale di alto profilo, destinata a diventare un punto di riferimento per il panorama internazionale delle arti dello spettacolo. Zeffirelli, universalmente riconosciuto come sinonimo di eccellenza, raffinatezza estetica e maestria tecnica, ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura visiva del XX secolo. Il Premio a lui intitolato ne raccoglie l’eredità, promuovendo una cultura dell’arte e della bellezza fondata sulla precisione, la disciplina e la passione.
Il riconoscimento sarà assegnato annualmente a professionisti che si siano distinti nella creazione di opere di alta qualità tecnica ed estetica, con particolare attenzione alle ricostruzioni storiche, ai grandi progetti produttivi e all’innovazione artistica.
Accanto ai premi principali, verranno conferiti riconoscimenti speciali a figure che hanno collaborato direttamente con Franco Zeffirelli nel corso della sua carriera.
Quest’anno i due premi speciali sono assegnati a Plácido Domingo e Fanny Ardant. Plácido Domingo è l’artista che maggiormente ha contribuito al successo di Franco Zeffirelli, condividendo con lui la creazione di indimenticabili allestimenti di opere liriche andate in scena nei teatri di mezzo mondo e approdate sugli schermi. Di Fanny Ardant ricordiamo in particolare la sensibile interpretazione della Callas nel film ‘Callas Forever’, che celebra il sodalizio artistico e personale tra il Maestro e la Divina. Entrambi sono internazionalmente riconosciuti come sinonimo di eccellenza e raffinatezza estetica.
La giuria internazionale sarà presieduta da Raimonda Gaetani, scenografa, costumista e art director italiana, e composta da Madeline Fontaine (costumista, Francia), Lindy Hemming (costumista, Regno Unito), Jean Rabasse (scenografo, Francia) e Inbal Weinberg (scenografa, Stati Uniti). I lavori della giuria saranno supportati dal contributo consultivo di accademie, scuole nazionali di spettacolo, teatri e istituzioni culturali di eccellenza.
Il Premio consisterà in una statuetta placcata in oro, raffigurante un personaggio tratto da una delle opere dirette dal Maestro, simbolo della sua visione artistica e del suo inconfondibile linguaggio estetico.
Nei giorni che precederanno la cerimonia di consegna, la Fondazione promuoverà un programma di eventi culturali e formativi rivolti ad allievi provenienti da scuole di cinema e accademie d’arte italiane e internazionali.
Le iniziative comprenderanno masterclass, incontri e proiezioni dedicate al lavoro del Maestro e ai professionisti premiati, con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni al linguaggio dello spettacolo e ai valori di eccellenza che hanno contraddistinto la carriera di Zeffirelli.
Il Premio Franco Zeffirelli vuole essere non solo un riconoscimento, ma un tributo alla forza trasformativa dell’arte, alla cura del dettaglio e alla passione per il bello. Un segno di gratitudine verso un Maestro che ha insegnato al mondo che lo spettacolo, quando nasce da verità, visione e dedizione, diventa patrimonio universale.