Il talento madrigalistico del giovane Monteverdi

Il Concerto Italiano di Rinaldo Alessandrini incide il terzo libro dei madrigali di Monteverdi

Concerto Italiano Rinaldo Alessandrini
Rinaldo Alessandrini
Disco
classica
Concerto Italiano
Monteverdi, il terzo libro di madrigali
Naïve
2020

Era da molto tempo che l’ensemble Concerto Italiano non tornava a incidere un intero libro di madrigali monteverdiani. Dopo l’edizione dei cd del sesto e dell’ottavo  avvenuta nel 2006, ad esclusione dell’antologico Night. Stories of Lovers and Warriors apparso nel 2017, tra i titoli pubblicati dal gruppo diretto da Rinaldo Alessandrini mancava quello dedicato interamente al terzo libro del 1592, che rappresenta un importante  evento nella carriera artistica di Monteverdi.

Monteverdi era allora al servizio dei Gonzaga come violista da due anni, e con questi nuovi madrigali dedicati al duca di Mantova mostrò il suo talento di compositore degno se non superiore a quello del maestro di cappella della corte, Jacques de Wert, mettendo in musica numerosi versi di Giovanni Battista Guarini, anch’egli in quegli anni attivo a Mantova, e di Torquato Tasso. Le successive ristampe, che alla fine videro anche l’aggiunta del basso continuo, testimoniano la qualità dei madrigali nei quali si rivela l’originalità e l’inventiva della scrittura vocale monteverdiana, che eccelle negli accenti drammatici, come è evidente nell’ultimo splendido madrigale del libro ‘Rimanti in pace’.

La materia poetico musicale a tratti fiammeggiante e impetuosa si contrae in momenti di doloroso raccoglimento come per esempio nel piccolo ciclo di "Vattene pur, crudel" che come "Vivrò fra i miei tormenti" è basato su tre ottave tratte da canti della Gerusalemme liberata.

La stessa attenzione per la parola poetica che asseconda ed esalta ogni verso di Guarini vibra in "Stracciami pur il cor" moltiplicando i madrigalismi in "Lumi, miei cari lumi".  Nella sapiente articolazione delle cinque parti vocali di ciascun madrigale di questo terzo libro si intravede una propensione rappresentativa di affetti e stati d’animo che emergerà progressivamente nella dimensione della seconda pratica. Le voci di Francesca Cassinari, Monica Piccinini, Sonia Tedla, Maria Chiara Gallo, Elena Carzaniga, Andres Montilla, Raffaele Giordani, Gabriele Lombardi e Salvo Vitale, guidate da Alessandrini, che è un punto di riferimento della interpretazione della musica monteverdiana, si alternano per mettere in luce i dettagli di ognuno dei madrigali di questo libro che rivela il talento del giovane Monteverdi.

 

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