La direzione non è perfettamente a punto, la regia è sballata, ma i tre protagonisti salvano il Rigoletto dell'inaugurazione della stagione dello Sferisterio
Menotti polimorfico: librettista e compositore di due operine diversissime e anche regista, con risultati sempre sorprendentemente efficaci, nonostante la semplicità, per non dire banalità, dei mezzi usati