Ha convinto tutti il nuovo Orfeo ed Euridice del Met, messo in scena e coreografato da Mark Morris.

Una "Elena Egiziaca" fantascientifica al Met, con la Voigt protagonista

Il debutto mondiale del Concerto per piano di Esa-Pekka Salonen si è svolto nei migliore dei modi giovedì sera all'Avery Fischer Hall.

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Francia e Finlandia si sono contese la scena nell'ultimo concerto dell'Orchestra Filarmonica di New York. Il piatto forte della serata era la prima esecuzione di Adriana Songs, una suite per mezzosoprano e orchestra di Kaija Saariaho, ricavata da Adriana Mater, la sua ultima opera su libretto di Amin Maalouf.

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Il canto della pelle (Sex unlimited), per ensemble, quattro solisti e un'attrice è un omaggio alla sessualità e alla forza generante che anima la natura. Il lavoro, eseguito in prima assoluta all'Opera di Lione è il secondo tassello di un'ambiziosa trilogia di cui fanno parte Big Bang Circus e Il Giudizio Universale, due opere altrettanto gioiose e irriverenti, già andate in scena negli anni passati.

Grade successo per Mazeppa, il primo dei tre appuntamenti che l'Opera di Lione dedicherà alle opere di Cajkovskij ispirate a testi di Pushkin. L'intera trilogia che si svolgerà nell'arco di tre anni è affidata alla coppia Petrenko/Stein.

Una splendida versione dei Racconti di Hoffmann chiude il festival Offenbach a Lione. Protagonista di questa ricca serie di appuntamenti (5 opere in contemporanea) la giovane stella del teatro francese Laurent Pelly che ha siglato la messa in scena di tutti gli allestimenti.

Dopo 140 anni di silenzio le Fées du Rhin ritorna a risuonare nei teatri europei. Il 2005 è stato l'anno della rivelazione di questo grand-opéra dimenticato. L'Opera di Lione lo ha proposto in forma di concerto nell'ambito del suo Festival Offenbach.

A Lione prima esecuzione francese dell'Upupa, l'ultimo lavoro teatrale di Henze. L'allestimento, coprodotto dall'Opera di Lione, è lo stesso della prima salisburghese di due anni fa.

Si è concluso all'Opera di Lione il Festival Janacek. Tre le opere proposte: Jenufa, Katia Kabanova e il Caso Makropoulos. Complessivamente buoni gli allestimenti, arrivati da Glyndebourne, ottima l'idea di alternare le opere in scena. È stato così possibile percorrere in poche serate il lungo cammino intrapreso da Janacek verso la definizione del suo personalissimo teatro musicale.