“The Life and Death of Marina Abramovic” non è un’opera contemporanea, non ha nulla a che fare con una delle innumerevoli forme dell’evoluzione novecentesca del melodramma, per questo coglie di sorpresa e spiazza il pubblico degli abbonati, ma galvanizza un nuovo auditorio, diverso, più curioso: al Teatro Real di Madrid va in scena un nuovo atto della gestione Mortier, che guarda alla performance teatrale, alla commistione di elementi mediatici, con l’ambizione, non celata, di costruire un’opera d’arte totale. Robert Wilson confeziona il racconto della vita della perfomer serba Marina Abramovic; - nel contempo soggetto del narrare e presenza scenica - con una successione di tableaux vivants, introdotti e commentati, con forza e ricchezza di sfumature, da Willem Dafoe, con toni che vanno dall’epico all’istrionico: sorta di cantastorie o historicus. È una successione di momenti di una biografia, decostruita, a tratti reticente, a tratti surreale, a tratti naif, dove le figure sulla scena, spesso caricaturali, sono maschere espressionistiche, quasi fantasmi. La musica, che è ‘uno’ degli elementi dell’azione performativa, si snoda su un continuum di elettronica (in buca: un piano, una chitarra, un basso, percussioni), con ballate costruite su un melos cullante - quasi pop, quasi di anthem - eseguite con una convincente intensità da Anthony Hegarty e con gli avvolgenti echi balcanici della voce di Svetlana Spajic;. Dimensione straniante, residuo di un teatro brechtiano: il lavoro si costella, come di cocci, di elementi narrativi. Predomina la staticità, ma con forza riesce a trasmette un senso acuto di violenza, nella prima parte e di malinconia, nella seconda, in uno spettacolo ricco di suggestioni che dura più di due ore.
Note: Soggetto, regia, scenografia e luci : Robert Wilson
ideato con Marina Abramović
Direttore musicale e compositore: Antony
Attore: Willem Dafoe
Compositore: William Basinski
Composizione e testi di Svetlana Spajić
costumi: Jacques Reynaud
coregia: Ann-Christin Rommen
Dramaturgia: Wolfgang Wiens
regia del suono: Nick Sagar
trucco: Joey Cheng
vídeo: Tomasz Jeziorski
Interpreti: Marina Abramović, Ivan Civic, Amanda Coogan, Willem Dafoe, Andrew Gilchrist, Antony, Elke Luyten, Christopher Nell, Kira O’Reilly, Antony Rizzi, Carlos Soto, Svetlana Spajić, Svetlana Spajić Group (Minja Nikolić, Zorana Bantić, Dragana Tomić)
Orchestra: Músicos Doug Wieselman (guitarra, clarinete, percusión) Gael Rakotondrabe (piano, percusión) Matmos (electrónica, percusión) Oren Bloedow (guitarra, bajo)
Luci: A.J. Weissbard