Si inizia con un prologo in prosa totalmente superfluo, perché non si tratta che d'un riassunto per estratti del testo di Oscar Wilde, poi integralmente riascoltato con la musica di Strauss. E non si inizia bene nemmeno con la musica: Narraboth e Paggio sono quasi afoni (colpa del nervosismo della prima?) e l'orchestra è flebile (per non soverchiarli?) e soprattutto grezza (dipenderà dal fatto che Neuhold è arrivato da pochissimi giorni a sostituire Lombard, rinunciatario "per motivi di salute"?). Comunque, non ci siamo proprio. Ma quando si è ormai rassegnati a una Salome da dimenticare, le cose cominciano a raddrizzarsi e alla fine si raggiunge almeno un livello d'onesta routine (alcuni troveranno che è una contraddizione in termini) e per certi aspetti anche qualcosa di più. Neuhold ha evidentemente dedicato il suo poco tempo alle pagine di maggior soddisfazione per lui e per l'orchestra: la morte di Narraboth, il grande interludio tra prima e seconda parte, la danza dei sette veli e tutto il finale sono diretti bene e suonati benissimo. Francesca Patané era a tratti inaudibile nelle piccole frasi spezzate e angolose delle prime scene, ma in tutta la seconda parte può tirar fuori voce e temperamento, disegnando una Salome che da fanciulla capricciosa si trasforma gradualmente in mostro perverso. Anooshah Golesorkhi è un magnifico Jochanaan. Reiner Goldberg è eccellente e fa esplodere l'isteria e le smanie sessuali di Herodes senza renderlo caricaturale. Allestimento scenico tradizionale. Albertazzi conosce bene il testo di Wilde, e lo si capisce, ma non è abituato a lavorare con i cantanti, e lo si vede. Per una volta la Danza dei sette veli (coreografia di Gabriella Borni) è più sensuale che ridicola e la fisicità della Patané fa il resto. Ma trasformare la testa mozza di Jochanaan in una scultura gessosa annacqua la perversione della scena finale.
Note: Nuovo allestimento in lingua originale con sovratitoli in italiano. L'opera verrà preceduta da un prologo in prosa, con drammaturgia di Giorgio Albertazzi, recitato da GIorgio e Maruska Albertazzi, Sergio Romano e Anita Bartolucci
Interpreti: Francesca Patané/Morenike Fadayomi (Salome), Anooshah Golesorkhi (Jochanaan). Reiner Goldberg (Erode), Graciela Araya (Erodiade), Matio Zefferi (Narraboth), Monica Minarelli (Paggio)
Regia: Giorgio Albertazzi
Scene: Lorenzo Fonda
Costumi: Elena Mannini
Orchestra: Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma
Direttore: Gunther Neuhold