Una degna rinascita

La Volksoper di Vienna propone la prima esecuzione scenica austriaca dell'opera Irrelohe di Franz Schreker. Grande prova dell'orchestra che fa sembrare l'opera una complessa sinfonia, un arco drammatico ricco di contrasti e sottigliezze timbriche. Semplice ma efficace la regia e buon organico vocale.

Recensione
classica
Volksoper Vienna
Franz Schreker
16 Ottobre 2004
L'opera Irrelohe di Schreker, presentata a Colonia nel 1924, viene allestita per la prima scenica in Austria proprio dalla Volksoper, l'istituzione dove il compositore aveva svolto negli anni 1906-7 la funzione di direttore del coro. L'ottimo allestimento non punta su celebri stelle della scena internazionale, ma preferisce dare voce a un giovane cast locale. I due protagonisti maschili Koch e Uhlenhopp dimostrano dimestichezza in tutti i registri, sebbene in alcuni momenti manchi una buona dose di potenza e incisività. Lo stesso si può dire della Gjevang. Il suo timbro un po' rauco, però, affascina per espressività proprio nei momenti più intimi. Brilla in scena la Brunner, anche perché la sua parte vocale è quella più complessa e quella che necessità più duttilità. Precisa l'intonazione anche nei registri più alti e buon rapporto tra potenza sonora e chiarezza testuale. La regia di Tambosi sottolinea più che altro l'universo astratto, quasi fiabesco, tipico della concezione operistica di Schreker. Sobrio, l'allestimento non è mai noioso, anzi nei minimi respiri scenici si celano spesso suggerimenti e aperture a una concezione più simbolica e metaforica. Espliciti, invece, i riferimenti politici, che sottolineando alcuni momenti della vicenda alludono alla triste sorte del compositore, la cui musica fu vietata dal regime nazionalsocialista e dalla sua politica culturale. Esemplare la condotta orchestrale, che leggendo l'opera come grande sinfonia si è perfettamente fusa con i cantanti. Bernet ha diretto la partitura sottolineandone i ripetuti contrasti e la continua dialettica tra i momenti di trasparenza cameristica e i tutti, pungenti ma mai pomposi.

Interpreti: Graf Heinrich, Herr auf Irrelohe - John Uhlenhopp; Der Förster - Markus Raab; Eva, seine Tochter - Heidi Brunner; Die alte Lola - Anne Gjevang; Peter, ihr Sohn - Wolfgang Koch; Christobald, ein Hochzeitsspieler - Thomas Piffka /  Kurt Schreibmayer; Der Pfarrer - Lars Woldt; Der Müller - Sorin Coliban; Fünkchen - Karl-Michael Ebner; Strahlbursch - Einar Gudmundsson Ratzekahl - Josef Wagner; Anselmus, Hauswart auf Irrelohe - Rudolf Wasserlof; Ein Lakai - Christian Drescher

Regia: Olivier Tambosi

Scene: Frank Philipp Schli?mann

Costumi: Frank Philipp Schli?mann

Direttore: Dietfried Bernet

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