Un mondo intorno a Cage

La serata inaugurale del festival 2007 di Milano Musica è stata un omaggio a John Cage e a tre autori (Ives, Schoenberg, Varèse) che con l'eccentrico compositore condividono la ricerca sul linguaggio musicale. Lothar Koenigs ha diretto l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai con una interpretazione 'romantica', generosa dell'impaginato. Da parte sua, la compagine ha risposto con discreto impegno, appagando il pubblico della Sala Verdi.

Recensione
classica
Milano Musica Milano
28 Settembre 2007
Good morning America. Se il buongiorno si vede dal mattino, la sedicesima edizione del festival Milano Musica, dedicata alla poliedrica figura di John Cage, appare come una delle più promettenti degli ultimi anni. Se ne deve essere accorto anche il pubblico milanese, accorso alla Sala Verdi del conservatorio per il concerto inaugurale: quattro autori di area americana (o che con gli States hanno avuto a che fare) per un programma inteso a costruire l'humus sonoro e culturale alla base della scrittura di Cage. L'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta da Lothar Koenigs, ha dimostrato piglio e giuste intenzioni nell'affrontare il repertorio moderno. In apertura è stato Ives con la sua Central Park in the Dark a far scaldare musicisti e ascoltatori: ne è sortita una esecuzione leggermente monocromatica, in cui il giusto tentativo di dare risalto ai diversi piani sonori si è risolto in una perdita di coesione. Peccato, perché già dal secondo brano (la Chamber Symphony II di Schoenberg) il livello della serata è sensibilmente aumentato: Koenigs ha diretto con bel gesto (senza bacchetta), evitando forzature e dando al brano un colore 'scuro', quasi a dichiarare che Schoenberg sia l'ultimo dei romantici. Nella seconda parte, due brani decisamente più impegnativi: il Concerto for Prepared Piano di Cage, interpretato dall'inossidabile dispensatore di gocce sonore Giancarlo Cardini, è sembrato riuscito nell'intento di creare quell'"espace sonore" evocato dallo stesso Cage, con gli orchestrali visibilmente impegnati in un'esecuzione precisa ma partecipata. Allo stesso modo Déserts di Varèse, brano notoriamente difficile, si è giovato di una lettura dai forti contrasti, violenta nel suo dipanare la fitta tela di schegge timbriche davanti a un pubblico sempre più attento.

Interpreti: Giancarlo Cardini pianoforte  

Orchestra: Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI

Direttore: Lothar Koenigs

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Bologna: il nuovo allestimento operistico dell’Orchestra Senzaspine ha debuttato al Teatro Duse

classica

Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo