Tutti a casa di Johann Sebastian

OperaInCanto porta nei teatri umbri Bach Haus di Dall'Ongaro e De Vivo

Recensione
classica
OperaIncanto
21 Novembre 2010
È stata scritta su commissione d'un teatro (l'Opera di Roma) e in gran fretta, con il compositore che passava man mano le parti all'ormai disperato direttore, che nottetempo le copiava e correggeva. Sembra la nascita di un'opera di Rossini. E - fatte le debite proporzioni - funziona quasi altrettanto bene. Lo prova è che ha già avuto varie edizioni e dopo dieci anni gira ancora, cosa rara per un'opera contemporanea nell'Italia di oggi. E gli autori ogni volta fanno alcuni cambiamenti, un po' come Rossini. Ma il parallelismo finisce qui, perché se è vero che Michele Dall'Ongaro riempie la sua opera di citazioni letterali e allusioni mascherate a musiche precedenti, si tratta di musiche altrui, e non proprie come faceva Rossini. Che ci sia un po' di Bach in un'opera intitolata Bach Haus, con protagonisti la stesso Sebastian con moglie e figli, non stupisce. La sorpresa è che in poche battute si passa da Bach a Puccini e a Bernstein: l'effetto è talmente spiazzante che lì per lì quasi non si riconosce la Butterfly. Non sono citazioni ricercate - neoclassiche o postmoderne o come si preferisca definirle - ma spontanee: "l'intento - scrive il compositore - era anche comunicare il grande amore, prima di tutto fisico, per la musica". Missione riuscita: è così che si ascolta quest'operina, divertendosi e senza che passi per la testa l'idea di starci tanto a pensare. Il libretto di Vincenzo De Vivo funziona benissimo, la regia di Paolo Donati pure, i cantanti (Rita Tomassoni, Paolo Pellegrini e Giulio Boschetti) sono proprio bravi, l'Ensemble In Canto diretto da Fabio Maestri ha bel suono e precisione. Lo spettacolo era completato dalla Suite n. 2 (di Bach naturalmente!), coreografata da Luna Pitasi: un po' alla Balanchine ma con la Badinerie hip hop, azzeccata e divertente.

Note: nuova versione commissionata dall'Associazione InCanto

Interpreti: Rita Tomassoni, soprano (Anna Magdalena Bach); Paolo Pellegrini, tenore (l'impresario Nibbio); Giulio Boschetti, baritono (Johann Sebastian Bach); Riccardo Beretta, Giulia Palermi, Emiliano Santopietro, Giulia Tamburrini e Valentina Viola, danzatori

Regia: Paolo Donati

Coreografo: Laura Pitasi

Orchestra: Ensemble In Canto

Direttore: Fabio Maestri

Luci: Graziano Albertella

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo

classica

Napoli: per il Maggio della Musica