Stockhausen torna a Milano

Milano Musica omaggia il compositore scomparso un anno fa

Recensione
classica
Milano Musica Milano
03 Novembre 2008
Una prova di resistenza per gli esecutori e per il pubblico. Stimmung, intendo, il brano di oltre un’ora per sei vocalisti composto da Karlheinz Stockhausen esattamente quarant’anni fa (mi fa sorridere chi si ostina ancora a chiamarla «musica contemporanea») e proposto al festival Milano Musica 2008: diciamoci la verità, qualcuno che dormiva c’era. Però in questo caso la ronfata è stata decisamente fuori luogo: primo, perché si tratta di uno dei brani chiave dell’itinerario compositivo di Stockhausen, secondo perché è stato strepitosamente eseguito dai Neue Vocalsolisten Stuttgart, un ensemble di voci maschili e femminili da far accapponare la pelle per precisione dell’intonazione (Stimmung, appunto) e per la visibile eccitazione che provano nel fare musica insieme, seduti tutti e sei uno di fronte all’altro come i cantori rinascimentali. Del resto, Stockhausen era un vero artigiano della composizione, e i modelli antichi abbondano nei suoi brani. Qui, un insieme di sei note viene costantemente variato e modulato sulla base di impercettibili sfumature vocaliche e interrotto da qualche invocazione a divinità o parole in versi. È un misticismo che pervade la sala per tutti i 70 minuti della durata del brano, ipnotico e fisico allo stesso tempo: quella fisicità che, invece, domina imperante nel primo brano della serata, Kontakte (1959-60), per suoni elettrici, pianoforte e percussione. Con la regia del suono di Matthias Schneider, Maurizio Ben Omar e Alfonso Alberti si sono dimostrati esecutori eccellenti di un brano particolarmente difficile (Alberti, in particolare, un vero fuoriclasse in questo repertorio), tutto giocato su suggestioni timbriche mixate. Milano, forse in colpa per essersi dimenticata di Stockhausen dopo la terza giornata di Licht, ringrazia.

Interpreti: Alfonso Alberti, pianoforte Maurizio Ben Omar, percussioni Neue Vocalsolisten Stuttgart Matthias Schneider, Arne-Jens Witzenbacher, (Digital Master Stuttgart) regia del suono Massimo Marchi (coordinamento tecnico)

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Napoli: per il Maggio della Musica

classica

Nuova opera sul dramma dell’emigrazione

classica

Al Theater Basel L’incoronazione di Poppea di Monteverdi e il Requiem di Mozart in versione scenica