Siamo proprio in Algeri!

Un'ambientazione perfettamente finto-araba per L'Italiana in Algeri, con i giovanissimi cantanti dello Sperimentale che si divertono al gioco di questo brillantissima e ironica regia, contagiando il pubblico.

Recensione
classica
Teatro Lirico Sperimentale "A.Belli" Spoleto
Gioachino Rossini
24 Settembre 2004
La sala è completamente tappezzata di tappeti che pendono dai palchi, il palcoscenico è l'interno di una tenda nel deserto, agli spettatori vengono offerti dolcetti al miele e datteri, gli orcehestrali indossano il fez, solisti e figuranti si lasciano sfuggire qualche esclamazione in arabo, il foyer è invaso da profumi e cibi esotici! Insomma quest'Italiana è proprio in Algeri e – nonostante non ci sia niente di veramente arabo nell'opera di Rossini – quest'ambientazione funziona a meraviglia, anche perché ci vuole poco ad accorgersi che tutto è perfettamente falso e chiaramente ironico. Quest'Arabia finto-autentica è lo spunto per una regia brillantissima, traboccante d'idee divertenti e originali, distribuite con ritmo veloce e leggero, che debordano anche in platea coinvolgendo gli spettatori. E su uno schermo scorrono ora vecchie immagini di Algeri, ora disegni animati che visualizzano le bizzarre espressioni librettistiche, ora – quando s'elogiano le "femmine d'Italia" - una rassegna di celebri donne italiane, dalla Magnani alla Levi Montalcini. Insomma il binomio registico Giorgio Pressburger e Gianni Marras e lo scenografo e costumista Davide Amadei hanno realizzato una follia organizzata e completa, secondo l'epigrammatica e perfetta definizione che Stendhal diede dell'arte di Rossini. I giovanissimi cantanti stanno tutti al gioco, divertendosi loro per primi e comunicando contagiosamente il loro divertimento al pubblico. Quanto alla resa vocale, bisogna invece fare dei distinguo. Tullia Maria Mancinelli (Isabella) è un mezzosoprano dal bel timbro luminoso - ma manovra senza sforzo anche nel registro di contralto - e dalle limpide agilità. Francesco Verna (Mustafà) ha già una voce piena, vellutata, scura: più che promettente per un giovanissimo, considerando i tempi di maturazione della voce di basso. Omar Montanari dà spessore alla parte marginale di Haly. Senza gravi difetti da rimarcare ma ancora un po' acerbi gli altri, compreso il direttore Igor Dohovic.

Note: nuovo all. informazioni: tel. 0743.225611 E-mail: teatrolirico@tls-belli.it

Interpreti: Mancinelli/Pasini, Pasini/Vestri, Ciciriello/Schindler, Cameselle/Pardell, Castro/Ayroldi, Verna/Galeazzi, Boschetti/Montanari

Regia: Giorgio Pressburger e Gianni Marras

Scene: Davide Amadei

Costumi: Davide Amadei

Orchestra: O.T.LI.S. 2004 - Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale

Direttore: Igor Dohovic

Coro: Coro del Teatro Lirico Sperimentale

Maestro Coro: Andrea Amarante

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