Sex sells!

Nell'ambito del festival di musica contemporanea Wien Modern è stata eseguita in prima assoluta la versione integrale dell''opera' "XXXLive Nude Girls" della giovane compositrice irlandese Jennifer Walshe, e per la prima volta le famose bambole per bambini barbie sono salite sul palco di una sala concertistica.

Recensione
classica
Wien Modern Vienna
11 Novembre 2003
Nell'ambito del festival di musica contemporanea Wien Modern è stata eseguita in prima assoluta la versione integrale dell''opera' "XXXLive Nude Girls" della giovane compositrice irlandese Jennifer Walshe, e per la prima volta le famose bambole per bambini barbie sono salite sul palco di una sala concertistica. Il minilavoro per la scena (40 minuti circa) è stato preceduto da due altre composizioni dell'artista: "Now Wash Your Hands" per voce, violoncello e due dj e "Minard/nithsdale" per quartetto d'archi e voce. In maniera più che chiara, queste due opere hanno introdotto l'affascinante universo musicale della compositrice, che si muove con assoluta libertà attraverso l'astrazione dei linguaggi pop e gli estremi dell'avanguardia più "selvaggia". Il linguaggio della Walshe, però, non è mai banale eclettismo: i prestiti dal rock o dalla musica popolare assumono, elaborati, forme e contorni assolutamente nuovi e personali. Il materiale musicale è spartano e rarefatto, e consente, come equilibrio, il pieno dispiegamento dell'anarchia sonora pensata dall'artista. Nella seconda parte del concerto, finalmente, l'opera principale, che ha attratto sorprendentemente molto pubblico nella Sala Nuova del Konzerthaus di Vienna. La trama dell'opera rispetta, trasportata ai giorni nostri, i canoni tradizionali del genere: tre donne sperano di convincere i loro partner, violenti, a cambiare atteggiamento nei loro confronti. Per fare ciò decidono di praticare l'astensione sessuale. Ma gli uomini non ci stanno e l'esito è drammatico: una delle donne muore, un'altra viene violentata. Assolutamente originale, invece, la scelta del medium (nella tradizione dell'opera per marionette) per raccontare questa storia. Sulla scena una casa per le bambole di un metro e mezzo di altezza e uno di larghezza circa; due burattinai muovono sei bambole barbie (non a caso il sottotitolo "Barbie opera"); due telecamere riprendono ciò che avviene nella casa e lo proiettano in tempo reale su due schermi posti sopra al palco. Sul palco si trovano anche gli strumentisti (fisarmonica, trombone, violoncello e clarinetto) dell'eccezionale ensemble londinese Apartment House e le due cantanti (una la compositrice stessa) che danno voce alle bambole. In tutti e tre i lavori performance e composizione vanno di pari passo, così che un giudizio sull'opera deve innanzitutto partire da questo parametro. Le cantanti (Jennifer Walshe e Ellen Aargard) brillano per una varietà incredibile di risorse vocali e di nuances espressive. Gli strumentisti non sono da meno e creano un degno contrappunto timbrico alle due virtuose. In un periodo in cui l'opera musicale sembra non sapersi più muovere, questo lavoro ci è parso un tentativo di dare una scossa a questa stasi: uno dei tanti influssi che potranno garantire al genere ancora qualche decennio di vita.

Note: Rappresentato con "Now Wash Your Hands" e "Minard/nithsdale"

Interpreti: Jennifer Walshe, Ellen Aargard

Orchestra: Ensemble Apartment House London

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