Sarro per i Turchini

Napoli: apertura di stagione

Missa di Requiem di Domenico Sarro
Missa di Requiem di Domenico Sarro
Recensione
classica
Chiesa di Santa Caterina da Siena, Napoli
Missa di Requiem di Domenico Sarro
04 Novembre 2023

È ufficialmente cominciata, sabato 4 novembre presso la Chiesa di Santa Caterina da Siena, con la Missa di Requiem di Domenico Sarro, la nuova stagione “Frequenze Inaudite” della Fondazione Pietà de’ Turchini: intreccio corale, gioco di generi e stili. Guardando i diciotto concerti in programma, progetti, rassegne tematiche, percorsi formativi si fanno i conti con l'idea di musica come evento, un momento privilegiato che cambia la nostra percezione del mondo e degli eventi sonori. Come fosse su una playlist di Spotify, il pubblico napoletano e campano ascolterà da Katarina Livijanice con l'Ensemble Dialogos, a Teresa Iervolino e Michele Pasotti a Enrico Gatti e Anna Bonitatibus. Eccellenti ed unici i progetti di formazione il Corso di Canto Gregoriano; la Masterclass di Canto barocco a cura di Sara Mingardo, e il Laboratorio di Tecnica e Interpretazione Vocale, guidato da Maria Ercolano, tra didattica e professionismo. 

 

Apre la serata il concerto primo in fa minore per archi e basso continuo di Francesco Durante, con gesto assolutamente sobrio, ma sempre dispensato con esatto controllo, Demicheli domina la partitura ricca di sfumature timbriche. Eseguito per la prima volta in epoca moderna nella trascrizione di Enrico Gramigna, la messa di Sarro (probabilmente 1743) è stata ritrovata in un fondo bibliotecario di Vienna da Paologiovanni Maione. Musica rara, eseguita dall’ensemble dei Talenti Vulcanici diretto da Stefano Demicheli, La Schola Gregoriana della Pietà de’ Turchini - progetto condotto da Lanfranco Menga - e il Coro Exultate. Meravigliosa, per empito mistico ed immedesimazione emotiva, l'esecuzione dei cantori di Menga  al suo debutto, che conservano viva una tradizione di canto spesso spontaneo e anche orale. Quello che più colpisce nella partitura di Sarro è la scolpitura melodica e capacità contrappuntistica in questo ambito sacro. Il Coro Exultate diretto da Davide Troìa con Pierfrancesco Borrelli  all’organo, forgiano un bel suono nel complesso – seppur con qualche forzatura nell'emissione, con questa musica che sembra stargli addosso a pennello, molto appassionata. Riscuote grandi applausi, dalla chiesa di Santa Caterina da Siena, stracolma, proprio l’ensemble dei Talenti Vulcanici, guidato attentamente da Demicheli disegna un arco dalle parti più imitative e omofoniche al Kyrie al Sanctus e Agnus Dei, entro la quale il suono affiora, lievita, ci commuove.

 

 

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Bologna: il nuovo allestimento operistico dell’Orchestra Senzaspine ha debuttato al Teatro Duse

classica

Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo