Requiem per Hiroshima
Successo per il finale del festival Milano Musica con l'Orchestra della Rai

Recensione
classica
Che pubblico, verrebbe da dire. Fosse sempre così numeroso e attento, la musica ‘colta’ contemporanea non vivrebbe da decenni l’imbarazzo di una non richiesta giustificazione ad esistere di fronte alle istituzioni dalla talpesca lungimiranza: il festival Milano Musica, guidato con entusiasmo e passione da Luciana Pestalozza, si è guadagnato il rispetto di chi sa che, se le cose vengono fatte bene, la gente sarà sempre disposta a seguirlo. La rassegna di quest’anno era per lo più dedicata alla figura del grande compositore giapponese Toru Takemitsu, uno dei più grandi autori di sempre grazie alla raffinatissima cura dei dettagli sonori, della poetica legata alla natura e al rapporto dell’uomo con essa, dello straordinario senso del tempo che percorre ogni sua composizione. Anche il breve Requiem (1957), eseguito in apertura dell’ultimo concerto di Milano Musica, mostra già la precoce capacità di controllare le masse sonore in funzione strutturale e l’immediata presa sull’ascoltatore che deriva da una ricerca timbrica di grande impatto. Certo, l’Orchestra della Rai non è il complesso più adatto per vertigini di questo tipo: proprio sulla ricerca del suono la compagine si dimostra fiacca; forse, tutte le potenzialità erano già proiettate verso il brano clou della serata, ossia Voicelesse Voice in Hiroshima di Toshio Hosokawa: qui l’orchestra e il direttore (Andrea Pestalozza, figlio di Luciana) hanno dimostrato tutt’altra sensibilità, coadiuvati dal coro Hiroshima Opera Renaissance che ha dimostrato compattezza e intensità derivate da vera e propria adesione alla scrittura difficilissima di Hosokawa. I cinque quadri (con altrettanti testi poetici legati al disastro dell’atomica) sono scorsi via in un’ora drammaticissima e tesa, apice un finale in pianissimo da brivido.
Interpreti: Miyuki Fujii, contralto Christoferus Wood, recitante Beatrice Fasano, recitante Marco Magliocchi, recitante Massimo Marchi, regia del suono
Orchestra: Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI
Direttore: Andrea Pestalozza
Coro: Hiroshima Opera Renaissance Chorus
Maestro Coro: Tetsuya Mori
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