Quando Mimì muore in digitale

Esce il 6 aprile al cinema “La Bohème” di Puccini con la regia di Dornhelm

Recensione
classica
Apollo spazioCinema
Giacomo Puccini
19 Marzo 2009
5 milioni di euro. Tanto è costata la produzione (Unitel) di questo nuovo film opera su “La Bohème” di Puccini (in distribuzione limitata in alcuni cinema di Milano, Bologna, Roma, Firenze e Torino): centinaia di comparse, ambienti ricreati alla Filmstadt di Vienna, mangiafuochi, cavalli, ninnoli, etc. No, non sto descrivendo la storica regia di Zeffirelli: è una nuova produzione a cura di Robert Dornhelm, con tanto di cast stellare sostanzialmente incentrato sulla coppia più glamour del momento, ossia Anna Netrebko e Rolando Villazón. Già, già: fin dalle prime immagini nella soffitta bohémienne la sensazione di déjà–vu è al limite dell’imbarazzo; stessi arredi, stessi comignoli finti che più finti non si può, stessa gestualità anni ’50. Sembra proprio che Dornhelm abbia preso da Zeffirelli tutto quel poco di didascalico e vetusto era rimasto in quelle immagini di quarant’anni fa (!). Difatti, la pecca maggiore di questo nuovo film opera sta proprio nel suo rinunciare a priori a qualunque tentativo di riflessione sul linguaggio cinematografico o di idee registiche nuove, il tutto condito di quei tipici errori in cui si cade quando non si ha la minima idea di cosa significhi ‘drammaturgia musicale’, per esempio travisando tutti i ‘fuori scena’ col far vedere allo spettatore cosa sta succedendo. Senza contare gli errori più banali, del tipo Colline che esclama “Farò la conoscenza la prima volta d’un barbitonsore” già perfettamente pettinato e rasato. Sul tutto, la componente musicale non è delle più esaltanti: la coppia Netrebko-Villazón è bella, giovane, fotogenica e vocalmente freschissima, il che, però, non è sinonimo di grande introspezione psicologica. Gli altri cantano malino, mentre Bertrand de Billy dirige con scarsissimo peso. Ridateci Baz Luhrmann.

Interpreti: Mimì - Anna Netrebko Rodolfo - Rolando Villazón Musetta - Nicole Cabell Marcello - George von Bergen Schaunard - Adrian Eröd Colline - Vitaly Kovalyov

Regia: Robert Dornhelm

Scene: Florian Reichmann

Costumi: Uli Fessler

Orchestra: Bavarian Radio Symphony Orchestra

Direttore: Bertrand de Billy

Coro: Chorus of the Bayerischer Rundfunk

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Bologna: il nuovo allestimento operistico dell’Orchestra Senzaspine ha debuttato al Teatro Duse

classica

Successo per Beethoven trascritto da Liszt al Lucca Classica Music Festival

classica

Non una sorta di bambino prodigio ma un direttore d’orchestra già maturo, che sa quello che vuole e come ottenerlo