Più Accademia per Don Pasquale

Il Progetto Accademia della Scala per Donizetti

Recensione
classica
Teatro alla Scala Milano
Gaetano Donizetti
30 Giugno 2012
Quest’anno il clima da recita di fine anno di alto livello era decisamente meno sensibile. Non tanto per il clima in sala: famiglie, claque, avventori, turisti, gentile pubblico tutto unito nel decretare grande successo con urla e battimani fuoriposto al progetto dell’Accademia del Teatro alla Scala. Il fatto è che i protagonisti di questo Don Pasquale sono per la maggior parte professionisti in carriera da tempo, oppure ex-allievi dell’Accademia, ma pochi realmente in tenuta da neodiplomato pronto a sbarcare i palcoscenici alla ricerca di una carriera ancora tutta da vivere. Insomma, si esce da queste recite di Don Pasquale (soprattutto quelle col primo cast) con la sensazione di aver assistito a un bello spettacolo firmato Scala, ma di cui la componente goliardica si è persa nell’impaginazione del cast. Detto ciò, questo è un Don Pasquale da ricordare per tanti motivi: primo su tutti, la freschissima Norina di Pretty Yende, voce dal colore bellissimo e ben proiettata (qualche incertezza sulle volate all’acuto ancora da sistemare, ma si tratta di macchie infinitamente piccole all’interno di un quadro tecnico ferratissimo) e soprattutto spirito scenico azzeccatissimo; anche Celso Albelo nei panni di Ernesto fornisce una prestazione maiuscola, così come il Malatesta di Christian Senn. Michele Pertusi, nel ruolo del protagonista, mostra una decisa usura di una delle voci di basso italiane più belle degli ultimi tempi, ma è ancora un attore e interprete intelligentissimo, capace di scolpire ogni parola con accento diverso e comicità sorniona mai volgare. Peraltro, il vecchio spettacolo di Jonathan Miller è di quelli concepiti per cantanti che siano anche bravi attori, complice una concezione scenica su più livelli dove poco succede ma tanto si fa sui singoli gesti e sui movimenti a orologeria. Anche la direzione di Enrique Mazzola è di quelle funzionali a tale meccanismo ad incastro, e gli va dato merito di aver saputo tenere bene le fila (e i soli) dell’orchestra dell’Accademia.

Interpreti: Don Pasquale: Michele Pertusi;Malatesta: Christian Senn; Ernesto: Celso Albelo; Norina: Pretty Yende; Un notaro: Mikheil Kiria.

Regia: Jonathan Miller

Scene: Isabella Bywater

Costumi: Isabella Bywater

Orchestra: Orchestra dell'Accademia del Teatro alla Scala

Direttore: Enrique Mazzola

Coro: Coro dell'Accademia del Teatro alla Scala

Maestro Coro: Alfonso Caiani

Luci: Jvan Morandi

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

Napoli: per il Maggio della Musica

classica

Nuova opera sul dramma dell’emigrazione

classica

Al Theater Basel L’incoronazione di Poppea di Monteverdi e il Requiem di Mozart in versione scenica