Ordine e trasparenza della "Creazione" di Harnoncourt

Il momento cuminante del secondo Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra è una magnifica esecuzione della "Creazione" di Haydn con i Wiener Philharmoniker diretti da Nikolaus Harnoncourt.

Recensione
classica
Festival di musica e arte sacra Roma
Franz Joseph Haydn
22 Novembre 2003
C'è ordine perfino nel primo numero della "Creazione", che pure è la "rappresentazione del caos", e nel secondo numero "disperazione, ira e terrore" sono appena un'ombra che passa veloce sul limpido mare della musica di Haydn. Trasparente e serena sono gli aggettivi più indicati per quest'esecuzione della "Creazione". Nell'immensa basilica di San Paolo fuori le Mura l'acustica non può essere ideale (ma almeno non c'è rimbombo) e il suono sembra giungere da molto lontano, eppure tutti i dettagli della partitura di Haydn giungono con sbalorditiva chiarezza: dopo tante altre esecuzioni, talvolta ottime, è un po' come immergersi per la prima volta in un terso mare tropicale e osservarne stupiti i fondali e i pesci colorati. Sono in particolare i dettagli descrittivi che appaiono in nitido rilievo, come ingranditi dal vetro della maschera da sub che Nikolaus Harnoncourt ci ha messo sugli occhi. Queste miniature dal disegno netto e dai colori smaltati sono le pagine più vive di un'interpretazione che altrove, pur rimanendo sempre limpidissima, è sfiorata da un sospetto di scolasticità, in particolare quando Haydn stesso è poco ispirato dalle parti genericamente devote del testo, come nel numero 4. Ovviamente Harnoncourt evidenzia i riferimenti al modello handeliano (cori n. 10 e n. 16) ma per il resto non commette l'errore di barocchizzare Haydn e adotta un fraseggio ampio, regolare, simmetrico, come da stile classico. D'altronde usa un'orchestra moderna, solo leggermente ridotta di numero. Che quest'orchestra sia quella dei Wiener Philharmoniker è fondamentale ai fini della qualità dell'esecuzione. Due o tre piccole imprecisioni servono a rassicurarci sulla sua natura umana. I solisti Liuba Orgonasova, Herbert Lippert (che sostituiva l'indisposto Michael Schade) e Gerald Finley e il meraviglioso Arnold Schoenberg Chor sono i degni partner di tale orchestra.

Interpreti: Luba Organosova, soprano; Herbert Lippert, tenore; Gerald Finley, basso

Orchestra: Wiener Philharmoniker

Direttore: Nikolaus Harnoncourt

Coro: Arnold Schoenberg Chor

Maestro Coro: Erwin Ortner

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