Meira Asher sa un sacco di cose

Concerto-performance di Meira Asher e Guy Harries all'Hiroshima di Torino, dopo l'ospitalità al REC di Reggio Emilia: elettronica e suoni artificiali per denunciare orrori dell'umanità

Recensione
classica
Hiroshima mon amour Torino
02 Novembre 2005
Meira Asher è nata in Israele, e vive in Olanda: è un manipolatrice di suoni, una che ha studiato tabula in India, canto in Africa, sonologia all'Aja. I suoni che manipola (elettronicamente, artigianalmente, magari mettendo un pezzo di ferro sui tasti di una vecchia macchina da scrivere, facendone uno strumento alla Cage) le servono per fare discorsi. Discorsi tremendi su terribili dolori che l'umanità infligge ad altra umanità. In "Spears into Hooks" era la carneficina tra israeliani e palestinesi (1999), in "Infantry", in collaborazione con Guy Harries (anche lui sonologo nato in Israele, ma residente a Londra) erano i soprusi sull'infanzia (2001), in "Face_WSLOT" (ovvero "Woman See Lot of Things") è la storia di tre donne che da bambine hanno combattuto nelle guerra civile in Sierra Leone, Africa. "Face_WSLOT" è, sino al 20 novembre, anche una art installation al REC festival d'autunno dei Teatri di Reggio Emilia, dove Meira ha tenuto questo concerto il 31 ottobre, e un cd-libro appena pubblicato da Auditorium Edizioni. Il concerto è arrivato a Torino all'Hiroshima Mon Amour, dove 30 infreddoliti intenditori, dalle 23.05 a mezzanotte e mezza, hanno seguito il concerto antologico di Asher & Harries, molto elettronico, con oasi di melodia in particolare nei pezzi cantati da Harries un po' alla Sylvian. Meira, sempre rapata, con l'aria incattivita, si incolla il microfono alla gola, se lo caccia in gola, rantola e gorgoglia Primo Levi ("Questo è un uomo", lei ha tolto il "Se"), rappresenta dolorosamente, originalmente dolori che non vorremmo sentire e vedere. Se a sentire il suo messaggio sono soltanto in 30, con un biglietto a "soli" 10 euro, vuol dire che il mondo che fuori si sta "divertendo", o sonnecchiando davanti alla tivù, o dormendo nel letto, non vuol sapere quanto sia essere orrendo e ripetitivo l'Uomo, e quanto affascinante e originale sia questa aspra "musica" che lo racconta.

Interpreti: Meira Asher & Guy Harries

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