L'"Orfeo ed Euridice" di Gluck nella visione di Graham Vick si trasforma in una sorta di quadro scenico essenziale e minimalista, immagine sublimata della "mitica" vicenda. Adeguato il dato musicale.
L'"Orfeo ed Euridice" di Gluck nella visione di Graham Vick si trasforma in una sorta di quadro scenico essenziale e minimalista, immagine sublimata della "mitica" vicenda che forse più di ogni altra incarna la prima stagione del teatro in musica. Sul palcoscenico modenese questa "azione teatrale", qui condensata in due soli atti, si è svolta tra le pareti grigie di un impianto scenico dinamico e cangiante, eppure in grado di tratteggiare un mondo immobile, di trasmettere la sensazione di immutabilità dell'eterno dramma dei due amanti. Tra queste pareti che scorrono, si intrecciano e creano senza sosta stanze e luoghi diversi – una sorta di labirinto che continuiamo a esplorare – abita una dimensione gestuale comune a cantanti, coro e ballerini.
Come in una idea di teatro totalizzante, le coreografie di Howell, le scene e i costumi – chiari e neutri, tranne il rosso Amore – di Northam e le luci di di Iorio andavano compatti nella direzione di un racconto astratto ma anche immediato.
I movimenti sulla scena – a tratti anche stranianti e un poco ridondanti – hanno trovato uno dei momenti più sorprendenti nel finale, quando il ballo dell'ultima scena del terzo atto si è rivelato davvero allegro, divertente addirittura, nel suo presentarsi ironicamente molto vicino a certe coreografie corali di spettacoli contemporanei più "commerciali".
Claudio Astronio ha scelto un approccio rispettoso nei confronti di una partitura che è stata affrontata con impegno dall'Orchestra barocca di Bolzano e dal coro "Voci Barocche" di Ravenna. Bene Marta Vandoni Iorio (Euridice) e Roberta Frameglia (Amore). L'Orfeo di Razek-Francois Bitar ha affrontato la maratona con efficacia, riuscendo a mitigare i limiti naturali della sua voce da contraltista.
Buona alla fine la reazione del pubblico.
Note: Coproduzione
Teatro Alighieri di Ravenna
Fondazione Teatro Comunale di Modena
I Teatri di Reggio Emilia
Teatro Comunale di Ferrara
Teatro Verdi di Pisa
Interpreti: Orfeo Razek-François Bitar
Euridice Marta Vandoni Iorio
Amore Roberta Frameglia
Regia: Graham Vick
Scene: Tim Northam; Luci Giuseppe di Iorio
Costumi: Tim Northam
Coreografo: Ron Howell
Orchestra: ORCHESTRA BAROCCA DI BOLZANO HARMONICES MUNDI
Direttore: Claudio Astronio
Coro: CORO VOCI BAROCCHE DEL TEATRO ALIGHIERI DI RAVENNA
Maestro Coro: Elena Sartori
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