L'incanto audiovisivo secondo Herzog

Teatro Ciak, Milano. Sul palco, defilati sulla destra, l'olandese Ernst Reijseger al violoncello, il senegalese Mola Sylla alla voce e percussioni varie, il coro tradizionale sardo Tenore e Concordu de Orosei. Sulla sinistra la proiezione di alcune sequenze dell'ultimo film di Werner Herzog, The Wild blue Yonder (2005). Non si tratta però di una proiezione cinematografica con colonna sonora live, quanto piuttosto di un vero e proprio concerto.

Recensione
classica
Suoni e Visioni Milano
22 Maggio 2006
Teatro Ciak, Milano. Sul palco, defilati sulla destra, l'olandese Ernst Reijseger al violoncello, il senegalese Mola Sylla alla voce e percussioni varie, il coro tradizionale sardo "Tenore e Concordu de Orosei". A sinistra la proiezione di alcune sequenze dell'ultimo film di Werner Herzog, "The Wild blue Yonder". Non si tratta però di una proiezione cinematografica con colonna sonora live, quanto piuttosto di un vero e proprio concerto basato sul materiale scritto per il film. La cui trama è più o meno questa: un alieno dalle sembianze umane racconta come il suo popolo abbia tentato anni fa di colonizzare la terra. Ma la terra sta diventando inabitabile e la razza umana rischia di estinguersi. La NASA ha così costruito una navicella la cui missione è trovare un pianeta dove trasferire l'umanità e la scelta cadrà proprio sulla patria dell'alieno, che dalle rovine di un centro commerciale (simbolo del fallimento della loro colonizzazione) commenta il destino incrociato dei due pianeti. La colonna sonora è così costruita: canti tradizionali sardi vengono integrati, rielaborati e contaminati dal violoncello jazz di Reijseger e dal canto africano di Sylla. Masse sonore ipnotiche e oniriche, prive di reali riferimenti spazio-temporali commentano così immagini documentaristiche (cascate, insetti, serpenti in un'incontaminata foresta pluviale; strani organismi e alghe variopinte in un mondo sommerso al di sotto della calotta polare). "Assurdo!" potrebbe commentare il lettore poco avvezzo a Herzog. E assurdo - almeno un pò - lo è senz'altro. Ma il concerto, così come il film, riesce a rimanere miracolosamente in piedi. Reijseger è un violoncellista strepitoso, ottimo improvvisatore oltre che compositore piuttosto atipico. La sua collaborazione con Herzog, non a caso, continua.

Interpreti: Ernst Reijseger, Tenore e Concordu de Orosei, Mola Sylla.

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