Largo ai giovani!

Una giovane compagnia viennese propone un progetto innovativo e originale presentando un oratorio di Händel in un cinema e accompagnando la rappresentazione scenica con delle immagini cinematografiche. Ma il tutto è ancora molto immaturo, grezzo, e in definitiva l'allestimento risulta monotono e poco accattivante.

Recensione
classica
Metro Kino / FilmArchiv Austria Wien
Georg Friedrich Haendel
08 Settembre 2005
L'idea di aggiungere delle immagini cinematografiche a un oratorio e di presentare il tutto in un cinema non è delle peggiori, soprattutto perché attrae una fascia di pubblico che non è solita frequentare il genere. La compagnia Progetto semiserio colpisce per la giovane età di tutti i suoi membri e per il rigore filologico di cui, nonostante le immagini aggiunte, si fa paladina. All'inizio della composizione viene riproposta l'ouverture che Corelli, direttore della prima esecuzione romana, aveva fatto togliere poiché "troppo" in stile francese. Gli strumenti usati sono originali, tutti elencati nel programma di sala, ma l'inesperienza dell'ensemble si sente nei continui problemi di intonazione, di fraseggio e di tenuta ritmica. Un elogio, invece, va a tutta la sezione del basso continuo. Anche nei giochi dinamici e timbrici l'ensemble ancora non è maturo e propone quindi accompagnamenti monotoni e una musica quasi mai accattivante. Lo stesso si dica dei cantanti, anche loro giovani e inesperti di fronte a una scelta di repertorio così complessa. Manca espressione e potenza, precisione nelle colorature e idee chiare nelle variazioni e negli abbellimenti. Le immagini illustrano e commentano la trama dell'oratorio, che diviene in questa peculiare forma scenica un "teatro musicale" molto più vicino alla sua vivace essenza originaria rispetto a un esecuzione statica in forma concertata. Si ha bisogno di nuove strade per divulgare la musica antica e la proposta della giovane compagnia viennese ci è sembrata l'inizio di un buon cammino, soprattutto nel suo desiderio di stimolare tutti i sensi dell'ascoltatore, un concetto che poi non è così lontano dall'estetica barocca in cui è nato il pezzo in questione e che con l'esperienza riuscirà anche a questi simpatici musicisti.

Interpreti: Marina Spielmann, Agnes Scheibelreiter, Anna Clare Hauf, Gernot Heinrich

Regia: Andreas Leisner. Regia filmica: Andreas Kröneck [Magmell]

Costumi: Parsia Kanamian

Orchestra: Progetto semiserio

Direttore: Mario Aschauer

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