La prima volta di Onegin a Verona

Regia interessante ma con alcuni aspetti discutibili, buono il cast quasi tutto russo così come la direzione d'orchestra.

Recensione
classica
Ente Lirico Arena di Verona Verona
Pëtr Ilic Cajkovskij
06 Aprile 2001
I caratteri patetici e piccolo borghesi che la versione dell'Evgenij Oneghin di Puskin assumono nel libretto dell'opera di Cajkovsij, se enfatizzati, possono conferire alla drammaturgia di queste "scene liriche" tutto il senso del paradosso della vicenda narrata. La scelta registica del russo Yuri Alexandrov nell'allestimento veronese ha in tal senso voluto da un lato far emergere un mondo a tratti grottesco, i cui personaggi si muovono quasi come pantomime, dall'altro lato ha puntato con accorti effetti di luce a creare atmosfere cangianti con colori che vanno dall'azzurro pastello ai toni più cupi di rosso e di blu, a sottolineare ogni cambiamento di situazione ambientale e psicologica. Uno sguardo a tratti ironico e divertito che, se è servito a conferire vivacità e brio allo svolgimento della vicenda teatrale, ha come impedito un pieno sviluppo di un'intensa e autentica tensione drammatica. Bene si è mossa Eteri Gvazava, che in Tat'jana ha saputo dosare gli accenti leggeri e discreti della ragazza timida e impacciata con quelli più caldi e appassionati; come ad esempio nella celebre scena della lettera dove ha evidenziato un notevole senso della frase e una vocalità che ha saputo calibrare e cogliere ogni espansione ed il senso del climax del lungo monologo. Viktor Afanasenko è stato un Lenskij convincente e robusto, il baritono Nikola Mijailovich ha interpretato un Onegin che via via è venuto aumentando potenza vocale e colorando di accenti l'espressione. Eccellente la qualità timbrica ed il colore vocale del basso Nikolai Bikov nel ruolo di Gremin. Lev Shabanov ha ben condotto l'orchestra veronese con un gusto per sonorità 'sinfoniche', con un'attenta cura del fraseggio, e un accorto uso dei rubati. Nonostante qualche contestazione alla regia, l'opera, per la prima volta rappresentata a Verona, è stata ben accolta e apprezzata e dal pubblico.

Note: nuovo all.

Interpreti: Gvazava, Afanasenko, Mijailovic

Regia: Yuri Alexandrov

Scene: Graziano Gregori

Costumi: Carla Teti

Corpo di Ballo: Corpo di ballo dell'Arena di Verona

Coreografo: Maria Grazia Garofoli

Orchestra: Orchestra dell'Arena di Verona

Direttore: Shabanov

Coro: Coro dell'Arena di Verona

Maestro Coro: Armando Tasso

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