Italia provincia d'Europa

Qualche riflessione a margine dei Premi Abbiati 2017

Recensione
classica
I Premi “Franco Abbiati” 2017 annunciati ieri dalla Associazione Nazionale dei Critici Musicali si prestano a qualche considerazione non proprio esaltante sullo stato del nostro teatro d’opera.

Miglior spettacolo è risultato il “Rosenkavalier” di Richard Strauss visto alla Scala ma targato Salisburgo 2014. Sì proprio uno degli spettacoli presi “a sconto” dal festival austriaco diretto dal sovrintendente uscente Pereira che costò quasi il posto al sovrintendente scaligero incaricato Pereira in odore di conflitto di interessi. Difficile considerarlo uno spettacolo scaligero. Regista è l’ultraottentenne Harry Kupfer, solido professionista in attività dal 1958, che da qualche stagione sembra vivere una seconda giovinezza, dopo la prima trascorsa gloriosamente nella ex DDR e a lungo guida della berlinese Komische Oper dal 1981 fino a ben oltre la caduta del muro. Il team creativo Certamente non una scoperta. Il team creativo è quello di sempre (Hans Schavernoch e Yan Tax). Il direttore è Zubin Mehta. Difficile anche parlare di scoperte.

Il premio per la regia va alla tedesca Nicola Raab per Written on Skin prodotto dal Teatro Comunale di Bolzano, vitale realtà della periferia italiana, con lo sguardo rivolto vocazionalmente a nord. I migliori per scene, costumi, luci e video al collettivo (Terry Gilliam, Aaron Marsden, Katrina Lindsay, Paule Constable, Finn Ross) che ha firmato il Benvenuto Cellini di Hector Berlioz visto al Teatro dell’Opera. Investimento coraggioso del teatro della capitale? Non proprio. Tenuto a battesimo con successo alla English National Opera nel 2014, lo spettacolo arriva a Roma solo dopo una tappa intermedia nel 2015 a Amsterdam, con altrettanto successo. Se c’è rischio, certamente è ben calcolato.

Ci consoliamo con qualche buon segnale dal nostro paese che emerge dai premi minori: il Premio Speciale riconosce il coraggio del Teatro La Fenice che ha inaugurato la stagione con la bella novità di “Aquagranda” di Filippo Perocco, il Premio all’Iniziativa Musicale ricompensa lo sforzo delle migliori istituzioni musicali torinesi riunite attorno al Festival Alfredo Casella ( e quest'anno il festival, nuovamente "capeggiato" dal Teatro Regio di Torino, sarà dedicato a Vivaldi) e il Premio “Siebaneck” ricorda che l’opera può anche avere una dimensione sociale premiando l’iniziativa “Opera … azione … libertà” del Carcere Beccaria di Milano. L’altra buona notizia è il riconoscimento di miglior direttore a Michele Mariotti, uno dei giovani moschettieri del podio che difende benissimo la migliore tradizione operistica nostrana sulle scene liriche internazionali.

Insomma, gli Abbiati 2017 indicano la capacità della giuria di critici nostrani di saper guardare alla qualità senza dar peso a nazionalismi fuori dal tempo. D’altro canto sanciscono una verità che chi frequenta le scene internazionali conosce da tempo: l’Italia è la provincia operistica d’Europa. A quando il riscatto?

XXXVI PREMIO DELLA CRITICA MUSICALE “FRANCO ABBIATI” 2017

SPETTACOLO

Der Rosenkavalier di Richard Strauss (Milano, Teatro alla Scala)

Direttore: Zubin Mehta; regia: Harry Kupfer;

scene: Hans Schavernoch; costumi: Yan Tax;

luci: Jürgen Hoffman; video: Thomas Reimer.

DIRETTORE

Michele Mariotti

REGIA

Nicola Raab

Written on Skin di George Benjamin (Bolzano Opera.20.21 - Fondazione Haydn)

SCENE, COSTUMI, LUCI, VIDEO

Terry Gilliam, Aaron Marsden, Katrina Lindsay, Paule Constable, Finn Ross (Benvenuto Cellini di Hector Berlioz - Roma, Teatro dell’Opera).

NOVITÀ PER L'ITALIA

Dmitri Kourliandski, Broken memory, Maps of Non Existent Cities. St. Petersburg, Punctuation Marks (Milano, Sound of Wander), The Riot of Spring (Lucca Classica).

SOLISTA

Alexander Lonquich

CANTANTI

John Osborn

Miah Persson

PREMIO SPECIALE

Aquagranda (Venezia, Teatro la Fenice)

INIZIATIVA MUSICALE

Festival Alfredo Casella (Torino)

PREMIO “PIERO FARULLI”

Quartetto Echos

PREMIO “FILIPPO SIEBANECK”

Opera…azione…libertà (Milano, Carcere Beccaria)

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